La velocità media delle connessioni a banda larga in Italia si assesta a 6,5 Mbps. Trattasi di un dato particolarmente interessante che arriva dell’ultimo report di Akamai sullo stato della rete mondiale relativo al periodo Q3 2015. Un dato che pone l’Italia al di sopra della media mondiale di 5,1 Mbps ed in crescita del 2,4% rispetto alla rilevazione precedente e addirittura in crescita del 18% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Nonostante questa crescita, l’Italia migliora pochissimo il suo ranking mondiale posizionandosi al 52esimo posto. La velocità di picco per l’Italia secondo Akamai è di 30,1 Mbps con una crescita sostanzialmente zero rispetto alla rilevazione precedente (30,3 Mbps) ma in aumento del 19% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questa stagnazione della banda ultralarga ha fatto perdere qualche posizione all’Italia che in questa particolare classifica scende al 74esimo posto (61esima posizione in precedenza). Nei dettali, secondo l’ultimo report, il 71% degli italiani dispone di connettività di almeno 4 Mbps, il 9,2% di almeno 10 Mbps e il 3,4% di almeno 15 Mbps.
Complessivamente, l’Italia evidenzia una certa crescita anche se non ancora sufficiente per colmare il divario digitale con gli altri paese non solo dell’Unione Europea ma anche del resto del mondo. Dai dati sui valori medi, rispetto alle precedente rilevazioni, inizia a farsi sentire il peso dell’avanzata della connettività VSDL su fibra ottica che oggi è sempre più disponibile in Italia grazie agli investimenti degli operatori. Quello che manca è la velocità di picco che oggi corrisponde proprio alle prestazioni medie di questa tipologia di linee. Con l’aumento delle soluzioni FTTH previso nei prossimi 2 anni è possibile che l’Italia possa compiere finalmente quel salto qualitativo in avanti atteso da troppo tempo.