Prepariamoci all’idea di poter scegliere tra .com, .it, .eu e, prossimamente, anche .eco. L’idea parte infatti con grandi forze alla base, con forti principi e con i capitali giusti. ICANN permettendo, dunque, l’ecologia è pronta ad entrare a far parte del mondo dei Top Level Domain.
La proposta parte dalla Dot Eco LLC di Fred Krueger e Clark Landry. Il gruppo si candida alla gestione dei domini stessi, ma fin dal principio tira in causa “An Inconvenient True”, il film prodotto da Al Gore per sensibilizzare gli spettatori sul tema dell’emergenza ecologica. Al Gore non si è fatto tirare troppo per la giacchetta ed è immediatamente salito sul carro della Dot Eco LLC: la sua Alliance for Climate Protection, infatti, ha immediatamente promesso pieno supporto all’iniziativa ed Al Gore si è così messo in prima fila nel promuovere i domini .eco come nuova grande opportunità per il proprio mantra ecologico.
L’intento della Dot Eco LLC è quello di creare un nome a dominio dedicato a quanti sviluppano progetti ecologisti ed intendono darne pubblicità e mercato sulla rete. I proventi dai domini .eco andranno a coprire le spese gestionali del TlD ed in secondo luogo a finanziare altri progetti ecologisti. La mission del gruppo, dunque, ha finalità sociale, il che è un punto di forza imprescindibile nello spingere la causa verso la giusta direzione. Spiega Cathy Zoi, CEO della Alliance for Climate Protection: «L’iniziativa .eco è un approccio unico al fundraising per lo sviluppo di organizzazioni nonprofit come la nostra. Siamo eccitati dalla possibilità di poter lavorare con la Dot Eco LLC per generare fondi per la nostra organizzazione e per promuovere la sensibilizzazione sui cambiamenti del clima».
Nel Board della Dot Eco LLC figurano personaggi del calibro di Davis Guggenheim (direttore di “An Inconvenient True”), Roger Moore (Ambasciatore dell’UNICEF), Richard Muller (collaboratore del Panel on Climate Change) e Jim Dufour (dello Scripp Institution of Oceanography). Il gruppo si è presentato direttamente al meeting messicano dell’ICANN, ove però è emersa una certa confusione relativamente al passaggio verso la nuova realtà dei nomi a dominio liberi. Occorrerà ora capire se l’ipotizzato .eco passerà secondo le vecchie procedure o se potrà essere uno dei primi domini “liberi” ad essere portati sul mercato. In ogni caso i tempi non saranno immediati, soprattutto alla luce della confusione che ancora circonda l’avvio delle nuove procedure di approvazione dei prossimi TlD di nuova generazione.