La nuova tornata di risultati trimestrali è iniziata. Philips ha inaugurato la serie presentandosi all’appuntamento in ottima forma: mentre le aspettative erano quelle di un nuovo trimestre in calo, il gruppo ha invece presentato risultati in positivo stupendo gli analisti e rilanciando l’ottimismo. E c’è ottimismo anche per i risultati Intel: Craig Berger, analista FBR Capital Markets, ha indicato introiti possibili tra 9.7 e 10.3 miliardi di dollari, forchetta al di sopra dei 9.5 miliardi attesi in precedenza e molto più degli 8.8/9.2 miliardi pronosticati da Intel.
Il prossimo importante punto di riferimento per Wall Street è ora Google. Il gruppo è il leader delle aziende che fanno mercato in Rete, è un termometro affidabile della fiducia delle aziende ed il suo andamento è strettamente ricollegabile al mercato della pubblicità. In giornata, con l’inizio delle contrattazioni settimanali, il titolo è balzato in positivo chiudendo anch’esso all’insegna dell’ottimismo. Il che significa qualcosa di più di semplici attese al rialzo: gli investitori iniziano a credere nelle parole di Eric Schmidt, il quale aveva predetto un andamento più stabile per i mesi a venire, ed ora sono in molti ad intravedere una possibile luce in fondo al tunnel.
Gli analisti hanno alzato il target price per il gruppo, nella speranza di vedere nuovamente le azioni GOOG a quota 600 dollari in tempi brevi. La speranza è collegata a doppio filo alle notizie provenienti dal mercato della pubblicità, ove il search advertising potrebbe indicare buone performance. La cosa andrebbe peraltro nella direzione delle indicazioni del mercato dell’advertising, ove l’ultimo calo è sembrato il culmine negativo della parabola discendente: il prossimo trimestre dovrebbe contenere la caduta, per poi tornare finalmente ad una salvifica stabilità.
Gli analisti Goldman Sachs e Bernstein argomentano le semplici sensazioni indicando dialoghi con gli advertiser, i quali starebbero tornando ad investire soprattutto in ambiti quali vestiario, viaggi e casalinghi. Google, in qualità di leader del settore, dovrebbe essere il primo gruppo ad avvertire la ripresa, il primo a coglierne i vantaggi e probabilmente il primo a poter vantare ottimismo per una ripresa che altri ancora non intravedono.
La trimestrale Google verrà comunicata nella giornata di Giovedì e sarà l’occasione per capire quanto le sensazioni siano concrete e quanto affondino le radici in mera speranza. Un dato concreto, però, già c’è: le azioni Google sono salite da inizio 2009 ad oggi del 70% circa.