Alcuni consigli per vivere bene il lavoro

Alcuni consigli per vivere bene il lavoro

Accorgimenti, clausole, norme di comportamento; sono alcune delle parole che, spesso, si legano al termine “lavoro“, sia durante che prima di un rapporto lavorativo.

Insomma, muoversi al lavoro può diventare una vera e propria impresa se non ci si comporta nella maniera più giusta.

Per aiutarvi, sia nella strada burocratica che in quella comportamentale, ecco alcuni piccoli accorgimenti per la propria vita in azienda.

Innanzitutto, prima di firmare il contratto di lavoro, bisogna documentarsi sul tipo di contratto, leggere attentamente tutte le clausole che lo compongono, non solo quelle riguardanti l’aspetto retributivo, informarsi sullo svolgimento dell’attività lavorativa, sull’orario di lavoro e su quali saranno le competenze specifiche.

Una volta che è cominciata l’attività lavorativa bisogna naturalmente, rispettare gli accordi presi. Innanzitutto è necessario rispettare l’orario di lavoro per il buon andamento dell’attività lavorativa stessa, in particolar modo se si svolge attività di staff in quanto si rischierebbe di rallentare il lavoro di tutto il gruppo.

In caso di astensione dal lavoro, per qualsiasi motivo, bisogna comunicare preventivamente o contestualmente l’assenza, anche attraverso mezzo telefonico, al proprio superiore e all’ufficio del personale affinché quest’ultimo possa adempiere alle incombenze necessarie.

Sul posto di lavoro non bisogna dimenticare di prestare attenzione anche a comportamenti extralavorativi che sono comunque importanti. Appena assunti è necessario capire il codice comportamentale “non scritto” che vige nel posto di lavoro ed adottarlo prima possibile.

Oltre a queste piccole “regole” che possono fare comodo nella strada che avvia un rapporto lavorativo, esistono anche alcune dritte dettate dal buon senso, che andrebbero opportunamente seguite. Dare la mano a qualsiasi persona si incontra per la prima volta e salutare qualsiasi persona che entra nel proprio ufficio, tranne i colleghi con i quali si lavora invitandola ad accomodarsi.

Al di là della divisione dei ruoli, bisogna tener presente che una serie di piccole attività competono a tutti, prescindendo dai livelli e dalla gerarchia, perchè, essendo legate alla condivisione dello stesso ambiente ed alla cura di esso, coinvolgono la sfera della responsabilità e della maturità di ogni persona che si sente parte integrante dell’azienda. Così se ci si accorge che qualcosa non funziona è buona norma informare chi ne ha la responsabilità. Lamentele e critiche dovrebbero essere fatte in privato direttamente al responsabile.

Accettare le critiche di buon grado, valutando sempre l’aspetto positivo e di eventuale miglioramento. Se si deve parlare con un superiore di un problema sorto in ufficio, presentarlo come un problema professionale e non personale. Parlare del problema con calma e diplomazia, senza colpevolizzare nessuno.

Insomma, le regole sono tante e utili. Non sempre vanno seguite però; forse comportandovi in maniera diversa, sempre comunque con educazione, potreste ottenere rapporti altrettanto pacati e collaborativi. A vostro avviso quali di questi consigli possono essere realmente utili sul posto di lavoro?

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