Negli ultimi tempi quasi tutte le aziende stanno comprendendo il potere e l’importanza di un blog aziendale. Sia perché è un mezzo rapido ed economico per comunicare ai propri clienti, sia perché va di moda, molte aziende italiane ritengono di poter improvvisare un corporate blog senza rischiare nulla.
Sappiamo bene che non basta farsi un account su una piattaforma free e iniziare a postare per avere un corporate blog come si deve.
Potrei parlare per ore di obiettivi, di linee guida, di community e di capacità di creazione/gestione di relazioni con i propri lettori.
Ma preferisco lasciare la parola a Rand Fishkin, CEO di SEOmoz, che con un video molto semplice chiarisce alcuni punti chiave di un corporate blog:
- A relevant but non promotional topic;
- Interlink & cross-brand intelligently;
- don’t just cover the news – make IT;
- Build blogosphere relationships;
- Don’t keyword Cannibalize.
Il primo punto è abbastanza evidente: non farsi autopromozione, ma cercare di guadagnare autorevolezza o fornire qualcosa di utile (risorse, guide, consigli), al punto che i nostri lettori/potenziali clienti ci possano ritenere informati e attendibili su quel settore.
Il secondo punto è più tecnico: ovvero linkare intelligentemente il sito e il blog e le singole parti di uno con l’altro.
Rand prende anche posizione su uno dei dilemmi più comuni quando si apre un blog aziendale: stessa grafica? stesso header? o una cosa a sé stante? Rand è dell’idea che sia meglio vedere il blog come un punto di ingresso al sito aziendale vero e proprio.
Il terzo punto è cruciale: anziché riportare notizie che danno tutti nel nostro settore, perché non essere noi produttori di news? Fornire nuovi dati, un nuovo modo di vedere le cose, nuove fonti… “to be the source!” farà si che siano gli altri a parlare di noi.
Il quarto punto è importantissimo: costruire relazioni con i blogger PERSONALMENTE ci permette di ottenere link da essi. E questi link sono il modo migliore per essere scoperti (e quindi letti e magari usati per acquistare) dai lettori di questi blog.
Non va mai sottovalutato il potere della blogosfera. Per stabilire un rapporto personale, non esitare a scrivere una mail all’autore su un certo post o argomento.
Il quinto punto è molto in ottica SEO: non ottimizzare un blog per le stesse keyword del sito regolare, perché può cannibalizzarlo, col risultato che il blog può posizionarsi meglio del sito. Bene? No, perché magari il sito è studiato per convertire in modo diverso..
Quindi occhio, meglio posizionare il blog per altre keyword meno commerciali e poi linkare col giusto anchor text il sito aziendale.
Gran bel video…