Un pubblico particolarmente attento al mondo delle crypto, sicuramente ricorda la vicenda di Tornado Cash, una piattaforma che è stata nell’occhio del ciclone per molto tempo.
Per chi non ricordasse questo nome, sostanzialmente si tratta di una DAP su blockchain che permette di fare delle cose un po’… particolari.
In pratica è possibile depositare dei fondi tramite un wallet e, tramite un magheggio della piattaforma stessa, ritirarli poi da un altro senza che l’operazione sia in alcun modo tracciabile.
Come molti sanno, le crypto sono perfettamente tracciabili in quanto, ogni singola operazione, viene “scritta” sulla blockchain e quindi è sempre possibile risalire all’indirizzo di un portafogli e quindi ai fondi che quella o quell’altra persona hanno inviato/ricevuto.
Tornado Cash riesce a violare questa regola, facendo fare un sacco di giri ai fondi e riuscendo a renderli impossibili da rintracciare, il che è un qualcosa di certamente molto divisivo e pericoloso in certi aspetti.
La duplice faccia di Tornado Cash
Dal momento che la piattaforma è stata messa sotto accusa, il mondo crypto si è diviso sull’argomento in modo molto profondo.
Da un lato ci sono i sostenitori di Tornado Cash, i quali dicono che permette a persone a rischio come giornalisti, wistleblower o situazioni limite dove la segretezza è necessaria, di ricevere fondi in modo totalmente segreto e anonimo.
Vero? Vero, su questo non c’è ombra di dubbio, ma è anche vera l’altra faccia della medaglia, ovvero la ragione per la quale Alex Pertsev (sviluppatore di Tornado Cash) è stato condannato.
Come facilmente immaginabile, questa piattaforma può essere facilmente utilizzata per far sparire miliardi di dollari delle mafie, narcotrafficanti, evasori e ogni altro genere di persona che ha dei soldi che scottano in mano.
Inutile negare l’evidenza, non esiste in alcun modo una forma di prevenzione contro questo genere di pratiche illecite con una piattaforma come Tornado Cash, a patto che la stessa continui a mantenere la segretezza che garantisce.
Quindi, senza tifi da stadio e partito preso verso le crypto a prescindere, è difficile difendere a spada tratta una realtà che, a tutti gli effetti, aveva delle grosse fallace.
Cosa significa l’arresto di Alex Pertsev
Qui entriamo nello spettro del possibilismo e di un futuro ancora non scritto, ma non è difficile dipingere uno scenario quantomeno probabile.
La giustizia americana e, a seguire, quella dei principali paesi sviluppati, sarà sempre meno permissiva verso piattaforme come Tornado Cash o crypto con focus sulla privacy come Monero (tanto per fare un nome).
Questo semplicemente perché, sebbene possano avere delle casistiche di effettiva utilità legittima e di protezione dell’utente, l’essere umano non sarà mai così virtuoso da usarle solo per questo.
Ci sono letteralmente miliardi là fuori che aspettano solo di essere ripuliti per permettere ad alcune delle peggiori organizzazioni criminali al mondo di goderseli.
Sì, sicuramente riusciranno a ripulirli in altri modi, ma lasciare libertà a piattaforme come Tornado Cash è quantomeno irresponsabile.
Anche per la credibilità delle crypto stesse, essere viste come una soluzione di riciclaggio di denaro non è certo propedeutico. Ripulire l’immagine delle crypto e portarle verso l’adozione di massa passa anche attraverso decisioni come queste.
Senza nulla togliere ad Alex Pertsev che, con ogni probabilità, aveva le migliori intenzioni quando ha sviluppato Tornado Cash (forse), il proliferare di queste piattaforme nel panorama delle criptovalute e il loro restare impunite sarebbe un danno per tutti.
Già le truffe di ogni genere sono all’ordine del giorno, ci manca solo che diventi un centro di pulizia denaro il settore crypto, per perdere la credibilità acquisita finora a fatica. Se davvero si spera in un futuro dove le criptovalute avranno un ruolo centrale, allora è gusto che la falce della giustizia arrivi a recidere realtà dannose come Tornado Cash. Non vi è altra soluzione.