Skype impenetrabile? Così tanto che in passato addirittura le forze dell’ordine avevano storto il naso nel non poter controllare le chiamate VoIP su questa piattaforma sfruttata molto da diversi criminali?
Sembra però oggi che questa sua peculiarità sia venuta meno, perché un certo Sean O’Neill (ma la vera identità non è certa) avrebbe violato i complessi algoritmi di Skype.
La cosa ovviamente non è andata giù a Skype, non solo per aver perso il primato del servizio VoIP più sicuro, ma anche perché ora l’azienda teme un’ondata di spamming verso i suoi utenti.
Questo Sean O’Neill, avrebbe infatti diffuso in rete una libreria in linguaggio C da utilizzare secondo lui per realizzare applicativi compatibili con Skype, ma anche per effettuare operazioni di spamming secondo Skype stessa.
In effetti, anche se le intenzioni fossero buone, la possibilità di accedere a un mezzo che consente di aggirare le protezioni volute da Skype potrebbe aprire scenari poco piacevoli.
La disputa è comunque in corso e Skype ha tutte le intenzioni di voler chiudere questo spiacevole episodio molto velocemente.