Quello della banda larga è un problema noto da tempo nel nostro paese, e una parte di esso è dovuto alla mancanza di infrastrutture. Ora due notizie arrivano a dare una ventata di nuovo nel mondo della connettività a banda larga.
Innanzitutto una nota dal Ministero delle comunicazioni rende noto che Infratel (società governativa creata con lo scopo di realizzare infrastrutture di rete e telecomunicazioni a banda larga) e Fastweb hanno aderito ad un progetto patrocinato dal governo.
Si tratta di favorire lo sviluppo di infrastrutture in tutto il paese e i tre soggetti coinvolti avranno il compito di individuare le sinergie possibili al fine di «creare un’infrastruttura evoluta ed integrata abilitante alla banda larga per erogare servizi evoluti e innovativi»: in sostanza si dovrebbe creare un circolo informativo per il quale i tre si coordinano nelle loro attività di cablatura.
Di tutt’altro tono e velocità invece è la nuova infrastruttura realizzata dal Cern per connetterlo ad altri centri scientifici in tutto il mondo in modo da consentire anche a loro di leggere ed elaborare i dati provenienti del super-acceleratore di particelle posto sotto Ginevra.
Si tratta di una rete che permette ai dati di viaggiare 10.000 volte più velocemente dell’attuale banda larga e che risolve il problema dell’archiviazione dell’immane mole di dati generati dall’acceleratore. Per archiviarli infatti non sarebbe bastato mai un computer unico e nemmeno una rete locale. Ora si spera che, come spesso è accaduto nella storia, ciò che nasce per fini scientifici poi possa trovare anche un’attuazione commerciale.