A poco più di una settimana dal debutto ufficiale, Allo continua a riscuotere interesse tra gli utenti. La nuova applicazione di Google per le chat, arricchita da un sistema di intelligenza artificiale, ha tagliato e superato il traguardo dei 5 milioni di download sulla piattaforma Play Store. È stata la più scaricata nello scorso weekend.
Per il futuro non è da escludere l’ipotesi di un’integrazione con Duo, l’altra app di bigG per le videochiamate one-to-one disponibile dal mese scorso. Effettivamente, al momento l’offerta di software del gruppo dedicati alle comunicazioni vede anche la presenza di Messenger (per SMS e MMS) e Hangouts. Una moltitudine di opzioni che, in alcuni utenti, rischia di generare confusione. Allo si differenzia però, come già detto, per la presenza di un assistente virtuale in grado di fornire informazioni e risposte in linguaggio colloquiale, proprio come se si stesse interagendo con un amico all’interno di una chat.
Subito dopo il lancio, Edward Snowden si è espresso in modo negativo a proposito della gestione delle conversazioni attraverso l’app, sottolineando come le chat vengano conservate sui server di Mountain View, con ciò che questo comporta in termini di tutela della privacy. Dal canto suo, Google è intervenuta con uno statement ufficiale che mette in luce come gli utenti abbiano in ogni momento la possibilità di eliminare i messaggi.
Abbiamo garantito agli utenti che utilizzano Google Allo trasparenza e controllo sui loro dati. Il nostro approccio è semplice: la cronologia della chat viene salvata per l’utente fino a quando questi sceglie di eliminarla. In Allo, è possibile eliminare singoli messaggi o intere conversazioni. Inoltre, la modalità in Incognito è integrata nel prodotto, lasciando così agli utenti la decisione di attivare o meno la crittografia end-to-end per i propri messaggi. È infine possibile impostare un timer per eliminare automaticamente da Allo i messaggi sia sul proprio dispositivo sia su quello della persona con cui si sta chattando.