Nel giugno del 2014, Google ha acquisito l’azienda Skybox Imaging, a fronte di un investimento economico quantificato in circa 500 milioni di dollari. Si tratta di un team specializzato nella realizzazione di piccoli satelliti (dalle dimensioni simili a quelle di un normale frigorifero) in grado di effettuare scatti ad altissima risoluzione del pianeta dall’alto, per poi assemblarli e ottenere immagini a definizione elevata. L’anno successivo è avvenuto il rebrand: il gruppo è stato ribattezzato Terra Bella. Oggi si parla di una sua possibile cessione.
A lanciare l’ipotesi è stata per prima la redazione di Bloomberg. L’obiettivo, per la parent company Alphabet, sarebbe quello di tagliare i costi legati ai progetti che al momento non sono in grado di generare introiti per le casse del big californiano. Fra gli interessati all’acquisizione, stando alle voci di corridoio, c’è una startup chiamata Planet e operativa sempre nel campo dell’imaging. Parte del personale di Terra Bella potrebbe essere spostata nella nuova società, mentre il restante organico verrebbe riassegnato all’interno del gruppo di Mountain View. Trattandosi di indiscrezioni, ovviamente, al momento sono da prendere con le pinze.
All’atto dell’acquisizione, Google affermò che la tecnologia sviluppata da Terra Bella (ex Skybox Imaging) sarebbe tornata utile per effettuare il monitoraggio dall’alto delle aree colpite da disastri naturali, così come per lo studio dei cambiamenti climatici, oltre che per impieghi di tipo commerciale come il tracking delle spedizione o il controllo del traffico marittimo. Un altro possibile utilizzo paventato da Google era relativo alla fornitura di connettività dall’alto, con l’invio al suolo di segnale 5G. In altre parole, una sorta di alternativa a Project Loon e Project SkyBender. Interpellati sulla vicenda, i portavoce delle aziende coinvolte nel rumor non hanno rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale.