Utili in progressiva crescita, numero dei dipendenti in aumento anno dopo anno e business sempre più ramificati per coprire diversi mercati. I conti di Alphabet sono decisamente in salute, come emerge dai dati finanziari relativi all’ultimo trimestre, che fanno registrare un nuovo record per il gruppo californiano. Va ricordato, si sta parlando della parent company creata nel 2015 e che controlla, tra gli altri, anche Google.
Gli introiti sono saliti nei primi tre mesi dell’anno a 24,750 miliardi di dollari, addirittura il 22% in più rispetto ai 20,257 miliardi incassati nello stesso periodo del 2016. Segno positivo anche per l’utile netto, che tocca quota 5,426 miliardi di dollari, contro i 4,207 miliardi del Q1 2016. A trainare gli affari sono ancora una volta i proventi che arrivano dalla divisione Google, più nello specifico quelli legati all’advertising online (24,506 miliardi). Non sono invece state svelate le informazioni riguardanti la commercializzazione dei dispositivi hardware come lo speaker Home, i dongle della linea Chromecast o gli smartphone della gamma Pixel.
Ancora più interessante notare che un importante incremento degli utili non è stato provocato da alcun taglio: anzi, Alphabet ha aumentato la propria forza lavoro assumendo circa 10.000 nuovi dipendenti nel corso degli ultimi dodici mesi.
Inoltre, le cosiddette Other Bets stanno iniziando a rendere anche dal punto di vista economico, con entrate che si attestano a 244 milioni di dollari, in crescita rispetto ai 165 milioni di un anno fa. Si tratta di progetti comunque “in perdita”, al momento, per circa 855 milioni di dollari. Per chi non ne fosse a conoscenza, sono le iniziative sperimentali messe in campo dal colosso di Mountain View, che mirano allo sviluppo e alla sperimentazione di tecnologie innovative e che puntano a concretizzarsi in una forma di business solo nel lungo periodo, come Fiber, Nest e la divisione Verily impegnata nell’ambito della ricerca medica.