Per capire quanto i sistemi di intelligenza artificiale stiano evolvendo e quali siano le loro potenzialità in prospettiva è sufficiente citare l’esempio di AlphaGo Teach. Si tratta di un tool messo a punto da DeepMind, la divisione di Google-Alphabet al lavoro su progetti legati al machine learning, già autrice dell’IA in grado di battere i più grandi campioni mondiali di Go, nella loro stessa disciplina.
Lo strumento, pubblicato sotto forma di sito Web interattivo, restituisce il favore: insegna a giocare, aiutando ad apprendere nuove strategie da attuare durante le partite per avere la meglio sugli avversari. In altre parole, si sono capovolti i ruoli. Se un tempo era l’uomo a istruire il codice di un software in fase di programmazione affinché eseguisse istruzioni in modo preciso e calcolato, ora l’essere umano siede al banco degli alunni, mentre alla cattedra è l’intelligenza artificiale a impartire la lezione. Quanto offerto è frutto dell’analisi di oltre 6.000 tra le mosse d’apertura più popolari ai tavoli di Go, di circa 231.000 match disputati da giocatori in carne e ossa e delle 75 partite che hanno visto l’IA fronteggiare un essere umano.
AlphaGo Teach consente di testare l’efficacia delle mosse, ottenendone un giudizio e una stima sulla probabilità che una determinata scelta conduca alla vittoria finale. Il progetto messo in campo da DeepMind risulta in ogni caso interessante anche per coloro che non hanno alcuna intenzione di apprendere i segreti di Go, poiché come sottolineato in apertura incarna la dimostrazione concreta di quelle che sono le reali potenzialità dell’IA in termini di insegnamento. Si pensi, ad esempio, a come un sistema simile possa allenare il personale medico a meglio analizzare report ed esami clinici alla ricerca di patologie e corrispettive cure.