A pochi giorni dal piano di riparazione gratuita avviato da Apple, relativo ai laptop da 15 pollici lanciati dal gruppo tra il 2015 e il 2017, emergono online le immagini di un altro MacBook Pro danneggiato dalle fiamme. È quanto conferma il designer Steven Gagne: il suo esemplare da 15 pollici ha preso spontaneamente fuoco.
Così come già accennato, Apple ha avviato un piano di richiamo e riparazione gratuita per i MacBook Pro da 15 pollici prodotti dal settembre 2015 al febbraio del 2017. Alcuni di questi laptop sarebbero affetti da un malfunzionamento della batteria, tale da poter portare a un surriscaldamento della componente e alla sua possibile esplosione. Per comprendere se il proprio MacBook sia incluso nell’iniziativa di riparazione gratuita, è possibile controllarne il numero di serie sul sito ufficiale del gruppo di Cupertino.
Secondo quanto riferito dal designer, il MacBook Pro in sua dotazione avrebbe preso spontaneamente fuoco: il proprietario ha prima avvertito un rumore provenire dalla batteria, una sorta di scoppio, dopodiché ha avvertito un forte odore chimico e dal laptop è fuoriuscito un denso fumo nero, tale da riempire la stanza. Spente rapidamente le fiamme, sul retro del device è apparso un grande foro in corrispondenza della batteria, forse dovuto proprio all’esplosione.
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Al momento, non è dato sapere quanti MacBook siano affetti dalla problematica, tuttavia MacRumors spiega come i device venduti per le generazioni coinvolte siano all’incirca 432.000 negli Stati Uniti e 26.000 in Canada. Come già ricordato, il malfunzionamento coinvolge unicamente i MacBook Pro da 15 pollici prodotti tra il settembre del 2015 e il 2017, mentre non sono compresi nel piano di richiamo tutti gli altri modelli, quali i MacBook Pro da 13 pollici, i MacBook Air oppure i MacBook senza ventole.
Nella maggior parte dei casi non sembrano esservi sintomi premonitori dell’imminente esplosione. In ogni caso, qualora si notassero rigonfiamenti – percepibili, ad esempio, con la difficoltà di cliccare sul trackpad – è necessario rivolgersi immediatamente ad Apple.