«Hai cambiato contratto di telefonia fissa e il tuo vecchio operatore ti ha fatto pagare una penale? Si tratta di una pratica abolita dalla legge, ma queste spese continuano a comparire in fattura con nomi diversi». AltroConsumo chiama a sé chi ha dovuto versare un obolo alle compagnie telefoniche nonostante la legge pretenda un regime differente: una denuncia è stata consegnata all’AGCOM ed attende ora i necessari approfondimenti affinché l’interesse del consumatore possa essere tutelato.
Sei le compagnie prese di mira dalla segnalazione all’Authority: Fastweb, Infostrada, Telecom, Teletù, Tiscali e Vodafone. Secondo quanto spiegato dall’associazione, nonostante la legge vieti un qualsivoglia costo correlato al passaggio da un operatore ad un altro, sarebbero invece comuni alcune pratiche utili ad aggirare tale imposizione. Se la regola nasce al fine di favorire la concorrenza riducendo le barriere al cambio di operatore (alla ricerca della migliore offerta), nel momento in cui la regola viene aggirata va a crearsi una chiara ostruzione del mercato. L’AGCOM dovrà verificare se quanto asserito nella denuncia corrisponda al vero:
Per facilitare la concorrenza nel settore della telefonia, dal 2007 le penali per la disattivazione delle linee sono state abolite. Aggirando quanto previsto dalla legge, tuttavia, gli operatori continuano a imporre i cosiddetti “contributi di disattivazione”, ostacolando il recesso da parte dei consumatori. Recedere da un contratto telefonico o passare a un altro operatore, quindi, può costare da un minimo di 30 e può superare anche i 100 euro.
I cosiddetti “contributi di disattivazione” sono così denominati dalle varie compagnie (ed ogni consumatore può verificare così la propria condizione contrattuale):
- Fastweb: “importo per dismissione”;
- Infostrada: “costo per attività di migrazione”;
- Telecom: “costo disattivazione linea”;
- Teletù: “contributo disattivazione”;
- Tiscali: “contributo di disattivazione”;
- Vodafone: “corrispettivo recesso anticipato/ disattivazioni anticipate”.
All’Autorità abbiamo contestato la pratica messa in atto da questi operatori, del non informare correttamente gli utenti sull’entità di questi costi, che non sono in ogni caso congrui o giustificati.
Ogni consumatore ha la possibilità di segnalare il proprio caso ad AltroConsumo: è sufficiente scaricare l’apposito modulo ed inviarlo quindi al numero di fax 06/69644926.