Dopo il caso di MGM Production SRL che aveva fatto ricorso al Tar del Lazio contro l’attuale regolamento per l’assegnazione delle frequenze del WiMax italiano, ora anche Altroconsumo interviene al Tar chiedendo a gran voce la modifica dell’attuale regolamento.
I motivi di questo diretto intervento al Tar sono ben chiari e sono ampiamente documentati in un comunicato stampa di Altroconsumo.
In sintesi, Altroconsumo contesta che il regolamento dell’asta sarebbe stato fatto ad hoc per favorire la posizione dominante dell’ex- monopolista di stato e cioè Telecom.
Sostanzialmente mancherebbero le misure per aprire il mercato a nuovi players.
In passato infatti si era cercato di insistere sul fatto che l’accettazione dei partecipanti si basasse principalmente sui piani di sviluppo e di investimento.
Si teme quindi che non solo Telecom, ma anche i solito noti vodafone, wind, H3G… comprino le frequenze e non le utilizzino, oppure le rigirino ad altri provider però a costi alti.
Ricordiamo infatti come Telecom in passato abbia cablato “mezza Italia” in fibra per poi abbandonare ogni progetto di uso diretto, affittandola però a terzi.
Si teme quindi che il WiMax muoia già in partenza e che si perda una grande occasione di modernizzare l’Italia e di risolvere il problema del Digital Divide.