Annunciato a novembre 2013 e riservato ad un gruppo ristretto di sviluppatori, AppStream è ora accessibile a tutti. Il servizio cloud di Amazon offre tutto il necessario per l’esecuzione dei giochi e delle app mobile direttamente sui server dell’azienda di Seattle. L’elaborazione avviene quindi in remoto, eliminando così i vincoli imposti dall’hardware dei dispositivi. Gli sviluppatori dovranno solo realizzare app compatibili ed effettuare lo scaling per soddisfare la domanda.
Amazon AppStream offre diversi vantaggi rispetto all’approccio tradizionale che prevede l’esecuzione delle applicazioni su desktop, smartphone e tablet. Il servizio cloud-based, infatti, sfrutta la potenza di calcolo delle istanze g2 (CPU Intel Sandy Bridge a 2,6 GHz, GPU Nvidia Kepler con 4 GB di memoria video, 15 GB di RAM e 60 GB di storage su SSD) per effettuare il rendering della grafica 2D e 3D, oltre alla riproduzione in streaming di audio e video verso computer e dispositivi mobile. Il codice client è compatibile con Windows, Mac OS X, iOS, Android e FireOS (il sistema operativo dei Kindle Fire).
Il client avvia la sessione dopo aver ottenuto da AppStream una Entitlement URL. Inoltre è responsabile della gestione degli eventi di input, da tastiera, mouse, touchscreen o game controller, verso il server che esegue l’applicazione o il gioco. Rispetto alla versione annunciata a novembre 2013, Amazon ha aggiunto nuove feature. AppStream rileva la versione del kit di sviluppo usata per creare il client e lancia automaticamente il servizio di backend compatibile. Il servizio supporta ora i client OS X e i game controller. Infine, è stata migliorata la documentazione e il modello di packaging per velocizzare lo sviluppo delle applicazioni.
CCP Games, creatore di Eve Online, è stata una delle prime software house ad utilizzare il servizio AppStream di Amazon: