AWS, branchia di Amazon, ha lanciato Ground Station in anteprima a novembre e da oggi ha aperto la piattaforma a tutti i clienti business. Il servizio prevede la collocazione di stazioni terrestri satellitari e antenne vicino ai datacenter AWS, i primi due sono ora pienamente operativi.
I satelliti in sono sempre più utilizzati per vari tipi di casi d’uso, dalle trasmissioni video alle previsioni del tempo, ma le organizzazioni che desiderano utilizzare i dati da essi ottenuti devono prendere in affitto le antenne in grado di comunicare. E, oltre a ciò, dotarsi di tutta l’infrastruttura necessaria per gestire e trasmettere le informazioni, come storage, server e reti, e diventa presto chiaro quante risorse siano necessarie. Ed è in questo contesto che AWS Ground Station di Amazon rappresenta una via preferenziale per ottimizzare gli accessi. Aziende, università e clienti singoli, se vogliono, possono pianificare il tempo di accesso dell’antenna attraverso la console di gestione AWS, con un addebito a consumo che non vincola a contratti. Il vantaggio è che, posizionando le stazioni di terra accanto ai suoi datacenter, Amazon fornisce un’arteria diretta alle aziende non solo per accedere ai dati satellitari, ma anche per combinarli con l’intera gamma di servizi AWS e con una latenza minima.
I dati satellitari offrono ai clienti un modo profondo di creare applicazioni che aiutano a esplorare lo spazio e migliorare la vita sulla Terra, ma il costo e la difficoltà di costruire e mantenere l’infrastruttura necessaria per il downlink e processare i dati è stato storicamente proibitivo per tutti – ha osservato il direttore generale della AWS Ground Station, Shayn Hawthorne – l’obiettivo di AWS è di rendere le comunicazioni spaziali onnipresenti e le stazioni di terra semplici e facili da usare, in modo che più organizzazioni possano ricavare informazioni dai dati, migliorare il loro business e intraprendere esplorazioni e scoperte più profonde nello Spazio.