Siamo rimasti particolarmente colpiti da una stiuazione creatasi tra un consumatore e il rinomato portale Amazon, società che senza preavviso ha deciso di cancellare l’account del cliente e ogni contenuto associato al profilo.
Fatto al limite del possibile che viene narrata da una terza parte, mostrando in rete lo scambio di missive tra consumatore e Michael Murphy, Executive Customer Relations di Amazon.
E’ proprio Amazon a contattare Linn, il cliente chiamato in causa, e a informarlo che non solamente il suo account è stato eliminato dal circuito, ma che ogni suo acquisto e ordine verrà completamente eliminato.
Il motivo è molto semplice: pare che l’ID di Linn sia direttamente correlata ad un altro che è stato precedentemente chiuso per abuso delle politiche del portale.
Murphy richiama all’attenzione alcuni dettagli dei termini contrattuali accettati durante la fase di iscrizione ad Amazon, i quali riportano che: “Amazon.co.uk ed i suoi affiliati si riservano il diritto di rifiutare il servizio, chiudere i conti, rimuovere o modificare il contenuto, o annullare ordini a loro esclusiva discrezione.”
Inutile il tentativo di Linn di chiedere spiegazioni e dettagli riguardanti questo fumoso account, dato che Amazon, dopo un paio di scambio di mail, chiude il discorso con un poco elegante: “Vi auguriamo buona fortuna nel trovare un rivenditore maggiormente in grado di soddisfare le vostre esigenze.”
Lasciando da parte i problemi Linn per un momento, molti di voi, leggendo quanto appena raccontato, si staranno sicuramente chiedendo se Amazon ha il diritto di cancellare i contenuti rilasciati a pagamento su un dispositivo in possesso. Purtroppo, la risposta è probabilmente sì.
Tutto si riduceal Digital Rights Management, o DRM, un sistema che regola il noleggio di libri (e anche altri contenuti digitali come musica e film) “fino a quando il rivenditore trova conveniente.”Amazon a sua volta utilizza il Digital Millennium Copyright Act, o DMCA, elied eliminando così i contenuti “acquistati” in caso risultino collegati a un utente truffatore.
Diciamo la verità, nessuno di noi ha mai letto a fondo i Termini di Contratto nel momento in cui ci iscriviamo ai vari portali, saltandoli a piè pari. Amazon però riporta una serie di determinate voci che regolano i dettagli di DRM, più precisamente indicando: “i contenuti Kindle sono concessi sotto forma di licenza, non venduti.”
In caso di infrazione delle regole, Amazon “può revocare immediatamente l’accesso al Kindle Store e ai Kindle Content senza alcun rimborso delle spese sostenute.”
Navigando per la rete ci siamo accorti che il fatto di Linn non è un caso isolato e di conseguenza può accadere non solamente ai possessori di Kindle ma anche a tutti i possessori di apparecchiature che hanno deciso di utilizzare il sistema indetto da DRM.
Per chi volesse leggere lo scambio di missive tra Linn e Amazon in versione completa può seguire questo LINK.
Cosa ne pensate della politica adottata da Amazon?