Amazon è stato denunciato all’Antitrust per i Kindle Fire venduti ad un euro. L’iniziativa arriva dall’Unione Nazionale Consumatori che ravvede nel comportamento del colosso dell’ecommerce una possibile pratica scorretta. Il 17 maggio scorso, Amazon, a causa di un problema tecnico, aveva messo in vendita i suoi Kindle Fire di quinta generazione al costo di un solo euro. Offerta decisamente sottocosto a cui molti hanno aderito effettuando anche acquisti multipli del tablet pc.
Tuttavia, scoperto l’errore, Amazon, dopo aver corretto il prezzo di vendita (59,99 euro la versione del Kindle Fire da 8GB), ha prontamente annullato gli ordini anche se una parte è comunque arrivata nelle case degli acquirenti. Nonostante il colosso dell’ecommerce abbia fatto le sue scuse per l’inconveniente, il comportamento di Amazon non è piaciuto all’Unione Nazionale Consumatori che ha sporto denuncia all’Antitrust. Secondo Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, in termini giuridici la conferma d’ordine è sufficiente per ritenere il contratto valido, ma in questo caso si sommerebbe anche un problema morale.
Per Dona, infatti, non possono essere i consumatori a pagare per un problema tecnico dell’e-shop. Inoltre, l’Unione Nazionale Consumatori si sarebbe aspettata di più da una società che fa della disponibilità nei confronti del consumatore il suo punto di forza, soprattutto a pochi mesi dalla condanna dell’Antitrust che ha sanzionato l’azienda per informazioni ingannevoli sul suo sito di ecommerce.
Massimiliano Dona auspica, infine, che l’Autority possa deliberare quanto prima anche per non creare un pericoloso precedente in cui qualsiasi azienda possa imputare ad un guasto tecnico le sue negligenze, scaricandole sulle spalle dei consumatori.
Trattasi di una denuncia che difficilmente potrà sortire un qualche riscontro. Il motivo è da ricercarsi nelle caratteristiche peculiari degli acquisti online, ove l’ordine è ufficiale soltanto dopo che è stato vagliato ed approvato dal venditore. Il click per la conferma di acquisto non è pertanto garanzia dell’acquisto stesso e il caso Amazon è destinato quindi ad essere archiviato con un semplice errore, senza dolo e senza risarcimenti.