Amazon, come noto, sta lavorando da tempo alla definizione di una sua flotta di droni che possano fungere da corrieri espressi per consegnare in tempi rapidissimi la merce ordinata dalle persone. Un altro tassello di questo puzzle è emerso da un brevetto depositato dal colosso dello shopping online questa settimana. Il brevetto evidenzia l’idea di utilizzare le strutture verticali presenti nelle strade, come i lampioni delle luci, come una sorta di docking station per i droni. Trattasi di un’innovazione logistica importante che potrebbe accelerare l’arrivo del servizio Amazon Prime Air.
Il brevetto, datato 12 luglio, descrive un sistema che permette ai droni di Amazon di atterrare su torri radio, ripetitori, lampioni, pali dell’elettricità, uffici, parcheggi multipiano e perfino campanili. Oltre a servire come piattaforme di atterraggio per i droni, queste stazioni potrebbero essere utilizzate per ricaricare gli UAV e per offrire assistenza alla navigazione. Tuttavia, la parte del brevetto più interessante è legata al metodo di consegna del prodotto attraverso queste docking station. Il sistema prevede che il drone faccia cadere il pacco all’interno di una botola. Pacco che poi verrebbe fatto scendere al suolo attraverso un tubo o un piccolo montacarichi dove poi il cliente potrebbe ritirarlo.
Trattandosi di un brevetto non è assolutamente detto che questo progetto possa trovare uno sbocco reale. Tuttavia trattasi di un’interessante soluzione che permetterebbe di aggirare alcuni dei problemi legati all’utilizzo dei droni per le consegne.
Infatti, nelle località densamente popolate, l’utilizzo dei droni come vettori delle consegne risulterebbe poco agevole per ovvi problemi di spazio. La possibilità di consegnare i pacchi ad una docking station presso cui poi il cliente si dovrebbe recare per la consegna del pacco renderebbe possibile l’avvento di Amazon Prime Air anche in località piene di grattacieli o comunque con molte abitazioni.