Dopo aver per anni pubblicato gratuitamente titoli con licenza di pubblico dominio, il progetto Gutenberg si trova di fronte ad uno sgradevole episodio che coinvolge Amazon. Quello che è universalmente riconosciuto come uno dei principali siti di vendite online, infatti, ha inserito all’interno del proprio store di e-book per Kindle diversi libri provenienti proprio dai contributi forniti dagli utenti per il noto Project Gutenberg.
A primo impatto potrebbe sembrare tutto normale, lasciando trasparire la volontà di Amazon di fornire maggiore visibilità al progetto, se non fosse per un dettaglio piuttosto significativo: gli e-book venduti tramite il Kindle store sono a pagamento, mentre gli originali pubblicati dal progetto Gutenberg sono del tutto gratuiti, scaricabili liberamente dal sito ufficiale e sfogliabili tramite qualsiasi dispositivo elettronico. A puntare per prima il dito contro Amazon è Linda Everhart, collaboratrice dell’iniziativa, che ha ritrovato su Amazon uno dei libri la cui pubblicazione è stata da lei stessa curata.
Everhart sostiene che il team di Amazon abbia semplicemente scaricato l’e-book dal sito di Gutenberg, ne abbia rimosso ogni eventuale riferimento relativo alla licenza di distribuzione e all’appartenenza al progetto non-profit, abbia apportato qualche cambiamento alla formattazione del testo e abbia provveduto a rivenderlo al prezzo di 4 dollari, in barba alla totale gratuità che invece spetta a questo tipo di libri. Il caso non risulta essere isolato, con molti altri titoli presenti nel catalogo Kindle che in realtà provengono dalla libreria aperta di Gutenberg.
Il lavoro che c’è dietro la pubblicazione di ogni testo, sostiene la Everhart, costa chiaramente fatica ai collaboratori: le varie fasi della procedura vanno dalla scansione dei testi al passaggio delle immagini attraverso un apposito software in grado di trasformare il tutto in formato testuale, cui segue un’accurata operazione di revisione da parte del responsabile cui è stato affidata l’opera. Lavoro che gli addetti di Amazon avrebbero deliberatamente deciso di ignorare, prendendo brutalmente l’opera finita e riconfezionandola in maniera opportuna per poterla rivendere al pubblico.
Se da un punto di vista legale Amazon non corre alcun rischio, grazie alla licenza Gutenberg che permette chiaramente di operare in qualsivoglia modo sui contenuti forniti dal progetto, l’intera questione suscita tuttavia forti perplessità da un punto di vista etico: a poterne uscire danneggiata è l’immagine del gruppo, reo di aver avallato un’operazione dal sapore piuttosto sgradevole. Il danno, tuttavia, è anche per gli utenti, inconsapevoli in molti casi di aver pagato per un contenuto in realtà scaricabile a titolo gratuito ed in modo totalmente legale tramite la rete.