Con vendite pari a 9.9 miliardi di dollari, Amazon esce a testa alta dalla trimestrale di cassa grazie ad un aumento del 51% degli introiti rispetto al medesimo trimestre del 2010. Il flusso di cassa netto aumenta dell’8% raggiungendo quota 191 milioni.
Sebbene ancora una volta Amazon eviti di elargire numeri precisi relativamente alla vendita di e-reader Kindle sul mercato, il gruppo ha spiegato che il trend sarebbe addirittura in aumento nell’ultimo trimestre rispetto al precedente e gran parte del successo sarebbe dovuto alla versione ad-supported del dispositivo. “Kindle 3G with Special Offers” ha consentito ad Amazon di spingere al ribasso il prezzo dell’e-reader, ampliando la gamma disponibile e sposando così anche la fetta di utenza pronta a sperimentare la lettura in digitale ma non ancora pronta ad un investimento importante in questa direzione.
Sul marketplace USA sono oggi a disposizione milioni di libri gratuiti e 950 mila volumi a pagamento (l’80% dei quali sotto il prezzo di 9.99 dollari). In Italia Kindle non è invece ancora presente, ma l’esordio potrebbe ormai essere prossimo (l’apertura di Amazon Italia potrebbe esserne il preludio).
La differenziazione degli introiti è inoltre garanzia di successo di lunga durata: Amazon ha introdotto nel proprio modello di business anche il cloud computing, l’offerta musicale, l’offerta video e si appresta a produrre anche una serie di tablet. Amazon sta quindi ridisegnando se stessa, ampliando il perimetro d’azione per consolidare l’area occupata da sempre con il marketplace. Ed i numeri, per ora, danno ragione al lavoro di Jeff Bezos.
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