Per gli utenti di Amazon è ormai un’abitudine ricevere, quando si cerca un libro o un CD, una lista degli altri titoli preferiti da chi acquista il bene prescelto. Recentemente, da quando Amazon ha iniziato ad occuparsi anche di abbigliamento, a chi cerca un best seller viene anche consigliato un paio di jeans o un capo di biancheria intima particolarmente caro ai lettori del volume in questione.
Un’inchiesta del Wall Street Journal ha però dimostrato che l’abbinamento tra libri e vestiti avviene in maniera arbitraria, con il solo scopo di inviare clienti verso i negozi partner. Alla fine ha dovuto ammetterlo la stessa Amazon: «Sono false raccomandazioni», ha spiegato la portavoce Patty Smith. «Per noi era chiaro che si trattava di uno scherzo, ma alcuni clienti sono rimasti confusi».
Il comportamento di Amazon le ha attirato le critiche degli scrittori. Huston Smith, autore di un libro dal titolo “Le religioni del mondo”, ha dichiarato: «Si tratta di un perverso atto di consumismo: un attacco ad uno dei principali messaggi del libro»