Amazon potrebbe puntare a competere con Google e Facebook nel settore della pubblicità online nel corso de 2018. Normalmente, la parola Amazon si accosta al suo eShop o a prodotti come i Kindle e non certamente alla pubblicità online. Eppure, il futuro potrebbe essere molto differente. Secondo quanto riferisce CNBC, Amazon starebbe cercando di espandere la propria attività pubblicitaria online ben oltre i propri siti e prodotti.
Il colosso dell’ecommerce, riporta la fonte, starebbe sperimentando diverse tipologie di prodotti pubblicitari. In particolare, la società si starebbe concentrando su nuove opportunità pubblicitarie legate alle ricerche su Amazon e sui prodotti video. Il colosso dell’ecommerce starebbe cercando di vendere la pubblicità anche al di fuori dei suoi siti e dei suoi prodotti. Per esempio, la fonte riporta che Amazon starebbe lavorando con alcune società pubblicitarie per portare la pubblicità in televisione e sugli schermi dei dispositivi mobile. L’azienda di Jeff Bezos starebbe assumendo anche nuove figure per la sua divisione pubblicitaria, soprattutto nell’area di New York.
Interpellato da CNBC, Amazon non ha voluto commentare queste indiscrezioni. Amazon avrebbe tutti i motivi per entrare nel business della pubblicità oggi dominato essenzialmente da Google e da Facebook. La pubblicità online, infatti, è un business da oltre 209 miliardi di dollari e si prevede che continui a crescere. Gli Stati Uniti sono attualmente il mercato più redditizio in cui gli inserzionisti hanno speso 40.1 miliardi di dollari durante la prima metà del 2017.
Gli inserzionisti sono alla ricerca di un terzo concorrente che possa rompere il dominio di Google e Facebook che da soli dominano il 70% del mercato e che possa consentire di ridurre il costo delle inserzioni pubblicitarie. Amazon potrebbe, dunque, giocare un importante ruolo in tal senso.
Il colosso dell’ecommerce, inoltre, grazie alle sue attività, dispone di moltissime informazioni sui consumatori. Secondo la fonte, Amazon sarebbe disponibile anche a condividere più dati degli utenti rispetto a quelli forniti da Google e Facebook a patto che il budget pubblicitario sia adeguato.
Gli inserzionisti, dunque, sarebbero ben lieti di poter lavorare anche con il colosso dell’ecommerce.
Con questa mossa, inoltre, Amazon potrebbe differenziare ulteriormente il suo business.