Quello di Amazon Mp3 è un servizio che, una volta sbarcato in Europa, è destinato a smuovere in modo importante gli equilibri precari del mercato della musica digitale. Tre, infatti, gli aspetti che donano al nuovo servizio una incisività particolare: la forza del brand, che in un mercato sempre più differenziato può rappresentare un elemento di forza prepotente; la forza del prezzo, che riduce gli standard rispetto al leader del settore iTunes; la forza del DRM-free, che cavalca i desideri dei consumatori.
Il prezzo è la prima discriminante che raccoglie note di merito: 59 penny, contro i 79 di iTunes, significano un sostanziale risparmio che l’utente non può non considerare. Non solo: il servizio metterà in distribuzione tutta una serie di album al prezzo di 3 sole sterline (con un livello standard di poco superiore alle 6 sterline), il che più che dimezza il prezzo di album omologhi in distribuzione su iTunes. Quest’ultimo aspetto segna la maggiore differenza, incoraggiando presumibilmente l’utenza a tornare in parte sul concetto di album (dimenticato pesantemente nel momento in cui la distribuzione della musica si è fatta più “liquida” e parcellizzata nei singoli brani piuttosto che nelle produzioni organiche in stile “LP”).
Ulteriore elemento distintivo rispetto ad iTunes è nell’assenza di DRM. Quest’ultimo aspetto è quello che potrebbe infastidire di più la casa di Cupertino, perchè è proprio sul binomio iTunes/iPod (sodalizio garantito grazie alla tutela dei Digital Right Management) che la mela si è imposta sul mercato della musica digitale. DRM-free significa che i brani saranno distribuiti in formato MP3 e non vi saranno limiti sulle possibilità d’uso dei brani: nessun legame, insomma, vincola l’utente ad un player piuttosto che ad un altro e l’iPod è così automaticamente parificato ad ogni altro player concorrente.
Unico limite di Amazon Mp3 rispetto alla concorrenza nel Regno Unito sta nell’impossibilità di re-download di un brano acquistato nel caso in cui il file venga perso. Tale opzione è invece offerta da nomi quali 7Digital o eMusic.
Amazon Mp3, attivo da poche ore dopo alcuni mesi di attività su territorio USA, parte senza annunci in pompa magna, ma con 3 milioni di brani in archivio e con le grandi major unite nell’appoggiare il progetto. Il servizio, che apre i battenti in Europa passando dalla porta principale del Regno Unito, non passerà inosservato ed è destinato presto ad espatriare anche in altri paesi del vecchio Continente.