I piani di archiviazione di Amazon Music (gratuito e a pagamento) sono in fase di ritiro e dal 29 aprile 2018 non sarà più possibile rinnovare l’abbonamento o sottoscriverne uno nuovo. Lo comunica ufficialmente Amazon, introducendo così alcune modifiche relative alla musica che gli utenti hanno importato e archiviato.
Già introdotte nei Paesi esteri, le modifiche ad Amazon Music stanno dunque per essere attuate anche in Italia: se fino a ora all’utente è stata offerta la possibilità di caricare le proprie canzoni sul servizio, le cose stanno cambiando. «A partire dal 29 aprile 2018 non sarà più possibile rinnovare l’abbonamento. I clienti dei piani a pagamento possono caricare e archiviare fino a 250.000 brani nei file supportati fintanto che il loro abbonamento è attivo», si legge nella nota del gigante statunitense.
A ogni modo, le modifiche avranno effetto solo sulla musica importata nel cloud di Amazon Music. Tutti i brani acquistati su Amazon (MP3 o AutoRip da CD) saranno infatti comunque disponibili per il download e la riproduzione in qualsiasi momento. Fino alla scadenza dell’abbonamento, sarà possibile continuare a caricare la musica e, una volta scaduto l’abbonamento, chi desidera riprodurre o scaricare la musica precedentemente caricata dovrà andare su Le mie impostazioni Amazon Music e selezionare “Mantieni i miei brani”. Questa operazione deve però essere compiuta prima della scadenza dell’abbonamento, sottolinea Amazon.
In definitiva, dopo la scadenza, non sarà più possibile riattivare l’abbonamento e caricare brani musicali ma tutti gli acquisti effettuati da Amazon Music verranno conservati gratuitamente.
Con una nota inviata a a The Verge, la compagnia ha confermato che l’arresto del servizio Music Storage non avrà effetto su Prime Music o Amazon Music Unlimited, ovvero i due servizi di streaming musicale dell’azienda.