Amazon potrebbe rinviare il suo Prime Day 2020 a settembre a causa delle limitazioni imposte dall’emergenza coronavirus, secondo quanto riferito dal Wall Street Journal. Di solito tenuto durante l’estate, il Prime Day è diventato una vera e propria gallina dalle uova d’oro per il colosso dell’e-commerce. Basti pensare che l’edizione del 2019 ha portato nelle tasche di Amazon circa 7 miliardi di dollari.
Ma come molti rivenditori online, Amazon ha avuto difficoltà a effettuare le consegne a domicilio vista l’alta domanda della clientela durante la pandemia. A marzo, la società ha affermato che avrebbe “temporaneamente dato la priorità” alle spedizioni di articoli essenziali, come forniture mediche e prodotti per la casa, per stare al passo con gli ordini.
Amazon ha anche tenuto in considerazione il suo rapporto con i dipendenti durante la pandemia: diffuse le lamentele da parte dei corrieri e dei magazzinieri secondo cui la società non avrebbe fatto abbastanza per proteggerli dalla diffusione del virus.
Amazon stava pianificando di rinviare il Prime Day almeno ad agosto, ma evidentemente l’azienda preferisce aspettare ancora. Reuters ha riferito che il rivenditore prevede una perdita pari a 100 milioni di dollari “a causa di dispositivi in eccesso che ora potrebbe dover vendere con uno sconto” a causa del rinvio.
L’anno scorso, Amazon ha dichiarato che il Prime Day 2019 – durato in realtà due giorni, il 15 e il 16 luglio – è stato il più grande evento nella storia dell’azienda. Ha anche affermato che ha rappresentato i “due giorni più proficui di sempre per quanto riguarda le iscrizioni di nuovi abbonati”.