Stesso destino di Netflix, quello per Amazon Prime Video, la piattaforma di streaming lanciata in 200 nazioni del mondo la scorsa settimana. Così come accaduto per il colosso rivale, Amazon ha dovuto saltare l’appuntamento con la Cina: il grande paese asiatico, di conseguenza, si conferma come uno dei più complessi sul fronte dell’intrattenimento proveniente dall’estero.
La Cina rappresenta certamente il mercato in maggiore espansione, sia dal punto di vista tecnologico che dell’entertainment, e non stupisce che gli attori internazionali del settore cerchino di conquistare una fetta di questo mercato. Senza successo, tuttavia: Netflix, così come annunciato nelle scorse settimane, non ha ancora raggiunto un accordo con le istituzioni locali, per poter avviare il proprio servizio di streaming nel paese. E così avviene anche per Amazon Prime Video, piattaforma non presente in Cina in occasione del suo lancio internazionale.
Così come riporta Yahoo, al momento Amazon non ha commentato direttamente la questione. Ma, proprio in relazione al già citato caso di Netflix, non è difficile ipotizzare quali siano la problematiche principali che il gruppo potrebbe avere incontrato. Innanzitutto, gli operatori di streaming esteri necessitano di una speciale licenza per operare all’interno del territorio cinese, licenza che viene concessa dal governo centrale. Allo stesso tempo, gran parte dei contenuti prodotti da operatori esteri rischia di non superare la censura ancora in vigore nel Paese e, per questo, le varie piattaforme sarebbero costrette a fornire un’offerta personalizzata ed estremamente localizzata, quasi del tutto priva dei loro cavalli di battaglia: le serie autoctone.
La situazione, attualmente in fase di stallo, potrebbe però trovare un timido sblocco nei prossimi mesi. È di qualche settimana fa, infatti, la notizia di un incontro negli Stati Uniti tra i rappresentanti del mercato e del governo cinese con alcuni dei player principali di Hollywood, sia per la produzione che per la distribuzione di contenuti. Non resta che capire, di conseguenza, se la Cina sia davvero pronta alla rivoluzione targata Amazon e Netflix.