Amazon ha iniziato ad introdurre dei robot all’interno dei suoi magazzini per automatizzare il lavoro e renderlo più veloce. Lo riporta Reuters che evidenzia come il colosso dell’ecommerce abbia iniziato a sperimentare questa tecnologia all’interno di alcuni dei suoi magazzini americani. Si tratterebbe di robot adibiti al confezionamento dei prodotti acquistati e da spedire ai clienti che li hanno ordinati.
I lavoratori posizionano i prodotti su di un nastro trasportatore e i robot assemblano attorno a loro l’involucro per la spedizione. Questi robot riescono a gestire sino a 700 ordini ogni ora. Se la sperimentazione darà esito positivo, la fonte evidenzia che Amazon intende allargare la disponibilità di questi robot all’interno di più magazzini. Un portavoce di Amazon ha confermato l’indiscrezione di Reuters ed ha aggiunto che questo progetto è stato posto in essere con l’obiettivo di aumentare la sicurezza, accelerare i tempi di consegna e aggiungere efficienza.
La tecnologia che Amazon ha implementato non è comunque nulla di particolarmente nuovo. Non vengono utilizzati robot sofisticati ma delle comuni macchine automatizzate.
Questa automazione non causerà nemmeno quella emorragia di personale che molti temono quando si parla di automazione delle aziende. L’implementazione di questo sistema di gestione dei pacchi attraverso robot porterà ad una perdita di lavoro teorica di 24 persone per magazzino. Teorica anche perché le persone servono per posizionare i pacchi sul nastro trasportatore ed azionare il sistema di imballaggio. L’automazione non è infatti completa.
In ogni caso, la società di Jeff Bezos non ha intenzione di licenziare alcun addetto dei suoi magazzini. La fonte fa sapere, infatti, che Amazon semplicemente non andrà più ad assumere addetti, a seguito di un loro futuro volontario addio, nei ruoli che possono essere gestiti dai robot.
Il progetto di Amazon permette di dimostrare che i robot sicuramente possono migliorare l’efficienza ma che la completa automazione è davvero ancora molto lontana.