Acquistare un brano di Katy Perry su iTunes costa 1.29 dollari. Comprare lo stesso brano su Amazon costava 0.89 dollari ed a breve costerà 0.69 dollari. Amazon, insomma, è pronto a sfidare con sempre maggior forza la leadership Apple nella musica digitale ed in tal senso il prezzo sembra essere l’elemento che più di ogni altro può convincere l’utenza a guardare alla vastità delle offerte per andare oltre l’opzione “semplice” del music store che ha cambiato alla base la distribuzione musicale.
Il taglio del 20% sul prezzo significa arrivare ad una offerta che sfiora il 50% di sconto rispetto al corrispettivo prezzo Apple per i brani più in voga del momento. Trattasi di una mossa che può mettere maggiore pressione ad Apple e che può smuovere l’utenza verso la nuova offerta, o comunque costringerà Apple ad un taglio dei margini con un taglio sui prezzi in risposta all’offensiva Amazon. Ma il taglio dei prezzi non è l’unica manovra Amazon che, anzi, sembra muoversi in questa fase con estrema intraprendenza.
Il lancio del music locker di Amazon Cloud Drive con cui l’utenza può accedere anche da remoto alla propria musica è stato intravisto come una possibile offesa nei confronti delle major: Amazon ha fatto sapere di non dover spiegazioni a nessuno perché il servizio è semplicemente uno storage remoto che non richiede autorizzazione alcuna. Dopo il bastone, però, è arrivata la carota: il taglio dei prezzi ipotizzato da Amazon è una mossa che porterà il livello medio ad abbassarsi, aumentando probabilmente il numero dei brani venduti. Così facendo, infatti, il vantaggio per le major aumenta (il margine è stabilito con accordi preventivi) e la strategia Amazon va pertanto giudicata nella sua complessità.
Dai The Black Eyed Peas a Rihanna, da Jennifer Lopez a Lady Gaga: l’offerta da 0.69 dollari è fin da subito condita dei nomi sulla cresta dell’onda e potranno rapidamente smuovere importanti volumi di vendita. Se Amazon riuscirà nel proprio intento strappando ad Apple l’egemonia sul comparto, lo schiaffo potrebbe essere storico. Trattasi però di qualcosa di estremamente coraggioso e difficile, la cui intraprendenza potrebbe andare a sbattere contro il muro che Apple si appresta ad erigere con la propria offerta cloud (ormai prossima): anche Apple si appresta a lanciare la propria offerta cloud di storage remoto ed anche Apple potrebbe lanciare offerte civetta con cui stuzzicare l’utenza.
Amazon deve combattere contro una inerzia difficile da arrestare. Ma il taglio del prezzo è la mossa più coraggiosa che potesse essere intrapresa in questa fase per tentare di smuovere le acque.