Amazon è da tempo impegnata per assicurare ai suoi lavoratori condizioni di lavoro più sicure, cercando di ridurre al minimo il rischio di infortuni. Quest’anno l’azienda prevede di investire oltre 300 milioni di dollari in iniziative legate proprio alla sicurezza, tra le quali l’uso della robotica e della tecnologia applicata, per facilitare i movimenti di pacchi, borse e carrelli. L’obiettivo di Amazon è quello di facilitare alcuni compiti ai suoi dipendenti, lasciando che questi si possano concentrare su quei lavori che richiedono una certa capacità di pensiero critico, e di ridurre quindi del 50% il rischio e le spese per gli incidenti registrabili entro il 2025.
I robot di Amazon
Nei laboratori Amazon Robotics and Advanced Technology situati vicino a Seattle, a Boston e nel nord Italia, il colosso mondiale dell’e-commerce sta testando e sviluppando nuove tecnologie per aiutare a spostare borse, carrelli e pacchi attraverso le strutture Amazon, contribuendo a rendere più sicuro il lavoro dei dipendenti. Tra queste c’è Ernie, un braccio robotico che consegna le casse contenenti i prodotti da evadere direttamente ai dipendenti, in modo che questi possano rimanere in una posizione più comoda, stabile ed ergonomica.
Un’altra tecnologia robotica utilizzata nei test è Bert, uno dei primi Autonomous Mobile Robot in grado di lavorare fianco a fianco con i lavoratori in carne e ossa. Il robot è in grado di spostare articoli o carrelli più grandi e pesanti attraverso un magazzino muovendosi autonomamente attraverso la struttura grazie a sensori di movimento e tecnologie avanzate di sicurezza, percezione e navigazione sviluppate da Amazon. Anche Scooter e Kermit operano in maniera autonoma, ma a differenza di Bert entrambi si limitano a trasportare carrelli e pacchi vuoti. Grazie a robot a guida autonoma (AGC) come loro, i dipendenti possono concentrarsi su altri lavori.
Non solo robot
Nel laboratorio di ricerca e innovazione dell’area di Seattle si sta anche sperimentando una nuova tecnologia di acquisizione del movimento per valutare quelli dei dipendenti che svolgono attività comuni in molte strutture Amazon. L’idea è quella di valutare come il dipendente si muova durante il lavoro così da individuare i miglioramenti da apportare alla sua postura per evitare eventuali infortuni. “Con questi dati, le visualizzazioni e i feedback dei dipendenti, stiamo cercando di individuare quegli elementi utili ad apportare cambiamenti relativamente semplici, ma che possono avere un grande impatto“, ha affermato Kevin Keck, direttore mondiale di Advanced Technology di Amazon. “Qualcosa di semplice come cambiare la posizione delle maniglie sui contenitori, per esempio, può aiutare a ridurre il rischio di lesioni ai nostri dipendenti su vasta scala”.