Lo scorso Novembre sarebbe stato il mese più proficuo di sempre e la cosa si è riversata sui bilanci Amazon con una crescita che inserisce il gruppo nel novero di quanti hanno registrato per la fine del 2009 un ritorno alla crescita dopo mesi di buio. Amazon ha saltato a pié pari la crisi, trainata fuori dalla palude soprattutto dalla novità Kindle. E nei giorni in cui l’iPad fa parlare di sé in tutto il mondo, è ancora Kindle a tornare protagonista della trimestrale Amazon.
Le entrate del gruppo sono balzate del 42% rispetto ad un anno fa, raggiungendo quota 9.52 miliardi di dollari. Le attese degli analisti indicavano una proiezione di poco più di 9 miliardi: obiettivo superato ed azioni al rialzo: +2.38% nell’ultima seduta nonostante una giornata particolarmente grigia per il Dow Jones, +2.81% a contrattazioni chiuse a seguito della comunicazione della trimestrale. La azioni toccano ora quota 127 dollari riportandosi in vetta dopo il picco di 140 dollari registrato a inizio Dicembre 2009.
Il netto registrato è pari a 384 milioni, in forte aumento rispetto ai 225 milioni dell’anno precedente. In aumento del 29% le vendite di CD, DVD ed altri media, con una crescita del 37% negli States con accenti più marcato a livello internazionale.
Nessun numero è stato offerto in relazione alle vendite di Kindle. Ad oggi il gruppo non ha ancora fatto sapere quanti ne sono stati smerciati, ma si limita a confidare che ne sono stati distribuiti «milioni». Quel che si sa, però, è che Kindle è un ottimo strumento, a sua volta, di vendita: ogni utente Kindle ha acquistato in media 6 ebook, nutrendo di conseguenza il volume di vendita dei contenuti dallo store Amazon. In tal senso l’azienda ha dimostrato di avere serie intenzioni presentando un nuovo piano di licenza agli editori, qualcosa finalizzato ad omologare i prezzi rendendo lo store Amazon il più vantaggioso per quanti intendono portare in digitale la propria passione per la lettura.
L’intero anno fiscale si chiude con entrate di 24.51 miliardi di dollari, in aumento del 28% rispetto ai 19.17 dell’anno prima. Il netto sale del 40% e solo negli USA il gruppo ha potuto vantare vendite pari a 410 mila ebook (tra i quali si annoverano anche quotidiani e blog, il che sembra voler garantire un ruolo per il dispositivo anche in relazione al mercato dell’editoria digitale).
Per il futuro il gruppo ha annunciato una operazione di buyback da 2 miliardi di dollari (senza limiti temporali ed a seguito di una precedente operazione da 1 miliardo lanciata nel 2008), qualcosa che non solo sosterrà le quotazioni del gruppo, ma che sembra essere anche una ulteriore iniezione di fiducia. Quasi una sfida alla cronaca di questi giorni: l’iPad non fa paura.