Una piscina, una bella donna, un iPad in mano. Sole, tanto sole. Uno schermo lucido che impedisce di leggere. E una figuraccia.
È questo, in poche parole, il succo di una nuova pubblicità con cui Amazon gira il coltello nella piaga tentando di far emergere con quanta più forza possibile i due vantaggi che Kindle è in grado di sbandierare rispetto all’iPad. Punto primo: massima leggibilità in ogni condizione di luminosità, anche sotto il sole. Punto secondo: prezzo molto al di sotto della soglia prevista per l’iPad. Il protagonista dello spot si trova così impacciato (una sorta di capovolgimento di ruoli rispetto ai noti “I’m a Mac, i’m a Pc”) nell’abbordare la vicina di sdraio e deve soccombere di fronte alle calme parole della signorina: con Kindle si può, con l’iPad no.
Le immagini di questa pubblicità stanno passando sugli schermi televisivi statunitensi alzando così la temperatura attorno al dualismo Kindle/iPad per stabilire i rispettivi ruoli nell’ambito mercato degli ebook. In Italia, dove il mercato dei libri digitali è ancora prematuro ma già prefigura la prossima esplosione, tutto ciò diventa una sorta di spettacolo da guardare da lontano per far tesoro delle esperienze altrui nello stabilire quale sia la miglior opzione per se stessi. Intel nella giornata inaugurale dell’IDF l’ha chiarito con forza: gli utenti non sceglieranno il device in grado di far tutto, ma il device in grado di far bene, ed a basso costo, il ruolo specifico per cui sono stati ideati. Se Intel ha ragione, Amazon può giocarsi a pieno titolo le proprie chance.