La battaglia legale portata avanti per debellare il presunto cartello istituito nella vendita di libri digitali sembra esser prossima a fornire i primi frutti. Nelle scorse ore, infatti, Amazon ha notificato via email ai propri utenti un possibile rimborso in arrivo presso i rispettivi account qualora abbiano acquistato tra aprile 2010 e maggio 2012 un e-book distribuito dalle case editrici Hachette, HarperCollins e Simon&Schuster.
I tre nomi coinvolti non sono gli unici ad esser stati tirati in ballo dall’Antitrust statunitense, la quale ha infatti puntato il dito in passato anche nei confronti di Apple. A differenza dell’azienda di Cupertino, però, le tre case editrici in questione hanno deciso di patteggiare piuttosto che ribadire con decisione la propria innocenza, conducendo quindi i giudici ad una sentenza che significherà per esse la fine della vicenda.
Per gli utenti, invece, tale sentenza significherà un rimborso compreso tra 0,30 e 1,32 dollari: una cifra irrisoria, la quale tuttavia rivista alla luce dell’enorme quantitativo di e-book venduti in tale periodo fa registrare un totale di 69 milioni di dollari. Ma, soprattutto, rappresenta un’importante vittoria per le associazioni dei consumatori, le quali vedono quindi fruttare i propri sforzi di dimostrare la presenza di un cartello nel settore dei libri digitali volto a penalizzare la concorrenza, con chiari svantaggi anche per gli utenti.
Metà del lavoro è dunque stato fatto, mentre per l’altra metà l’appuntamento è fissato al 2013, quando i giudici dovranno ascoltare la difesa eretta da Apple, Penguin e Macmillan al fine di dimostrare la propria estraneità ai fatti. Qualora le autorità dovessero dar ragione nuovamente ai consumatori, per le tre aziende potrebbero prospettarsi scenari decisamente più complicati di quelli che caratterizzano invece le tre case editrice che hanno deciso di patteggiare, con danni economici potenzialmente di gran lunga peggiori. E gli utenti potrebbero trovarsi infine con qualche ebook rimborsato in virtù del cartello andato a sciogliersi sotto i colpi della giurisprudenza.
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