Amazon è in avanzate trattative con Texas Instruments per l’acquisizione della sua divisione hardware che realizza i chip OMAP per tablet e smartphone. L’indiscrezione, pubblicata su un quotidiano israeliano, non è stata ancora confermata dalle due aziende, ma l’accordo (quantificabile in miliardi di dollari) sembra molto vicino. A fine settembre Texas Instruments aveva comunicato l’intenzione di abbandonare questo settore per concentrare gli investimenti sui sistemi embedded.
Amazon avrebbe dunque deciso di seguire la stessa strada di Apple e Samsung, ovvero realizzare in proprio i chip dei futuri tablet Kindle e quindi controllare l’intera catena produttiva. In questo modo potrebbe contrastare meglio la concorrenza, offrendo dispositivi a prezzi inferiori. Con l’arrivo del Nexus 7 di Google e del prossimo iPad Mini di Apple, lo scontro si è spostato ormai verso la fascia medio-bassa del mercato, dove i margini di profitto sono ridotti al minimo. Amazon utilizza già i SoC OMAP4 di Texas Instruments nei nuovi Kindle Fire, ma l’acquisizione della divisione dell’azienda di Dallas consentirebbe una riduzione dei costi e conseguentemente prezzi al pubblico inferiori.
L’eventuale accordo metterebbe in seria difficoltà Barnes & Noble, diretto concorrente di Amazon, che usa i chip OMAP nei tablet Nook HD e nel lettore di ebook Nook Color. L’acquisizione, valutata in miliardi di dollari, potrebbe essere inoltre la chiave per l’ingresso di Amazon sul mercato degli smartphone.
Texas Instruments non ha confermato queste indiscrezioni. È certa però la sua intenzione di abbandonare lo sviluppo di processori per il mercato mobile e focalizzare le risorse verso i clienti industriali. L’azienda vuole creare un business stabile e a lungo termine. Nonostante sia ancora il terzo produttore di chip al mondo, la concorrenza agguerrita di Qualcomm, Samsung, Apple, NVIDIA e Intel non consente di garantire agli investitori i profitti di un tempo. L’interessamento da parte di Amazon potrebbe rappresentare la giusta soluzione per rendere felici gli azionisti.