AMD afferma di avere trovato una correzione per il boost di Ryzen, che verrà diffusa globalmente con un aggiornamento del bios. Dal lancio a luglio, i proprietari di Ryzen hanno scoperto che molte CPU non raggiungono la massima velocità di clock e dunque l’azienda si è messa all’opera per eliminare il limite.
Il problema del boost-clock non ha un enorme impatto nel mondo reale, ma è potenzialmente una trappola per chi sponsorizza velocità che poi non vengono raggiunte. AMD conferma dunque la prossima possibilità di ottenere dai 25 ai 30 MHz in più sui vari chip Ryzen 3000 in modalità boost. Questo dovrebbe essere abbastanza sufficiente per mettere davanti alla concorrenza di settore le CPU Ryzen di terza generazione. Ma non è tutto così semplice: come ricorda il produttore, le prestazioni potrebbero essere diverse per gli utenti, a second di una serie alquanto ampia di variabili, dovute sia all’hardware che al software in uso.
La nostra stima del vantaggio si basa sostanzialmente su carichi di lavoro come PCMark 10 e Kraken JavaScript Benchmark – si legge nel comunicato stampa di AMD – il miglioramento effettivo può essere inferiore o superiore a seconda del carico di lavoro, della configurazione del sistema e della soluzione termica e di raffreddamento implementata sul PC.
AMD stima che ci vorranno circa tre settimane perché la patch raggiunga la rete. L’aggiornamento è terminato e l’azienda lo ha consegnato ai produttori di schede madri ed ora toccherà a loro certificare l’update e il pacchetto, per i test dovuti. Una volta scaricato, si dovrà eseguire il flash del nuovo bios, che è relativamente semplice anche se, come al solito, non privo di un certo numero di possibilità di danneggiamento.