La roadmap di AMD prevede il lancio della prima generazione di Fusion durante il 2011, ma circolano alcune voci secondo le quali il chipmaker di Sunnyvale potrebbe consegnare i primi esemplari già quest’anno.
Con il nome Fusion, AMD indica l’integrazione su un unico pezzo di silicio della componente CPU e della sezione grafica, realizzati a 32 nanometri, di cui l’APU Llano rappresenterà la prima implementazione.
Il portavoce dell’azienda Bob Grim ha dichiarato che AMD ha sempre realizzato processori multicore nativi, mentre la concorrenza (Intel) ha adottato un approccio MCM (Multi-Chip Module), in cui più core sono affiancati sullo stesso package (ad esempio, i Core 2 Quad).
Grazie all’utilizzo del processo produttivo a 32 nanometri, con Fusion si potranno avere benefici sia in termini di prestazioni che in termini di consumi. Dalle parole di Grim si deduce che non bisognerà attendere il 2011 per vedere un chip funzionante:
Dirk Meyer (il CEO di AMD) ha fatto una promessa, dicendo pubblicamente che riusciremo a vendere il prodotto a qualche cliente entro la fine dell’anno. Sono sicuro che sarà così, non vedo nessuna ragione per disattendere la promessa di Meyer.
AMD ha molta fiducia in questo progetto, che dovrebbe superare in prestazioni le soluzioni Core i3/i5 di Intel basate sull’architettura Clarkdale.