Attraverso i suoi blog e la sua press-release AMD ha iniziato una campagna pubblicitaria in favore dei suoi nuovi chipset grafici ATI Radeon 58xx, elogiando continuamente il nuovo sistema operativo di Microsoft, che di fatto è la base per le nuove librerie grafiche DirectX 11.
Ian McNaughton, marketing manager di AMD, afferma su Windows 7:
Windows 7 (comparato con Windows Vista) è progettato per offrire all’utente un’esperienza migliore, una maggior leggerezza, tempi di risposta più rapidi, durata della batteria maggiori e una esperienza al PC più intensa e godibile.
Per quanto questo non sia un comunicato ufficiale dell’azienda di Sunnyvale, traspare sicuramente l’entusiasmo per la nuova piattaforma, e in particolar modo per le nuove DirectX 11, che irrompono con tre principali caratteristiche:
- Tessellation, una tecnologia disponibile già da qualche anno, impiegata nell’Xbox 360 con il nome di “Xenos” e che ora viene introdotta in DirectX; essa consente di aumentare il numero dei poligoni in un’immagine, producendo di conseguenza un maggior realismo;
- Multithreaded Rendering, ovvero la possibilità per le DirectX di essere processate da più CPU, caratteristica assolutamente desiderabile nei sistemi multicore che avranno la possibilità di ripartire il carico per il controllo della GPU (finora gestita da un unico processore); questa caratteristica aumenterà notevolmente la scalabilità e velocizzerà il processing delle pipeline;
- Direct Compute, una delle principali novità delle nuove DirectX, consente un accesso diretto alle GPU multi-core per un processing dei dati parallelo e quindi, più performante; sappiamo che le CPU sono progettate per eseguire le istruzioni, in maniera molto veloce, serializzandole una dopo l’altra; all’occorrenza possono trasferire il alvoro alla GPU (è questa è stata una tra le principali innovazioni degli ultimi 5 anni in fatto di accelerazione grafica), tuttavia la natura multicore delle GPU odierne (più core che lavorano più piano ma in maniera parallela fornendo maggiore efficienza) poco si sposa con l’architettura single core oriented di software studiati per lavorare direttamente con le CPU.
Ecco quindi la necessità di un accesso diretto al processing delle GPU per consentire lo sviluppo di software che ne sfruttino appieno le potenzialità.
I vantaggi si potranno vedere in tutti i campi della grafica, dal rendering allo streaming e in particolar modo nei videogame.
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