Tutti sappiamo che AMD da un po’ di tempo a questa parte fatica per rimanere a galla, sia per quanto riguarda il mercato dei processori che per quello dei chip grafici con la neo-acquisita ATI.
AMD ha già iniziato a correre ai ripari annunciando tagli di personale e riorganizzazioni interne, in attesa dell’arrivo della nuova generazione di CPU con nome in codice Barcellona, che dovrebbero risollevare le finanze dell’azienda, tuttavia manca ancora del tempo e in questa settimana alcuni analisti avevano paventato la possibilità da parte di AMD, di vendere i suoi impianti produttivi e diventare uno dei tanti produttori fabless, delegando così la produzione dei propri prodotti ad aziende esterne.
Uno scenario inquietante che tuttavia è stato prontamente smentito da uno dei portavoce della divisione tedesca di AMD, dove sono situate le due maggiori fabbriche dell’azienda d’oltre oceano:
Dresda rimane il pilastro della produzione di processori AMD e nulla cambierà in proposito. Informazioni differenti sono senza fondamento e lo stesso si applica ai report degli analisti. Per fare chiarezza: non pensiamo o vogliamo fare a meno delle nostre fonderie
AMD rimane dunque a galla, tuttavia non ci sono segni che indichino una ripresa. A mio modo di vedere però si sono cullati troppo sul successo Athlon 64, che vide la sua prima apparizione nell’ormai lontano Ottobre 2003. In questi anni AMD avrebbe dovuto pensare al futuro, invece ha proposto solo lievi aggiornamenti che comportavano essenzialmente il processo produttivo e la frequenza.