Consumi contenuti e prestazioni notevolmente incrementate, queste le migliorie che AMD ha annunciato per Istanbul, nome in codice del primo processore Opteron six-core destinato ad essere impiegato nel settore server.
Le prime soluzioni ad adottare la nuova tecnologia saranno sul mercato già nel prossimo periodo, attraverso l’implementazione su macchine targate HP, Dell, IBM e Cray, mentre per vedere al lavoro le versioni HE, SE ed EE del processore ci sarà da attendere almeno fino all’autunno.
La sfida di AMD al Nehalem di Intel passa dunque attraverso un’architettura che ha permesso agli ingegneri di Sunnyvale di incrementare del 34% le prestazioni, a parità di watt consumati (rapporto performance per watt).
Al raggiungimento di tale obiettivo ha contribuito l’adozione di alcune tecnologie come CoolCore, in grado di sospendere l’alimentazione ai transistor temporaneamente inattivi all’interno della CPU.
Così come Shanghai, anche Istanbul integra 6 MB di cache L3 condivisa, è prodotto con processo a 45 nm e utilizza il Socket 1207.
In questo modo le due CPU possono essere montate su schede madri dello stesso tipo, anche se per il nuovo modello c’è bisogno di un aggiornamento del BIOS.