Amelia Earhart è il personaggio celebrato oggi da Google con un doodle personalizzato pubblicato sulla pagina principale del motore di ricerca. L’immagine è dedicata all’aviatrice statunitense, prima donna ad attraversare l’oceano Atlantico il 17 giugno 1928 all’età di trent’anni.
Nata il 24 luglio 1897 ad Atchinson, nel Kansas, Amelia Earhart frequenta in gioventù i corsi necessari per diventare infermiera, prestando poi servizio in un ospedale canadese. La passione per il volo nasce frequentando un raduno aeronautico nel 1920 a presso il Daugherty Airfield a Long Beach (California). Dopo aver acquistato un biplano, stabilisce alcuni record come quello relativo al primato per l’altezza raggiunta da una donna.
[nggallery id=2411 template=inside]
Nel 1937 tenta il giro del mondo e, in seguito a un primo tentativo fallito, ci riprova in compagnia del navigatore Frederick J. Noonan, partendo da Miami. Dopo aver toccato Porto Rico, il Sud America, l’Africa, l’India e la Nuova Guinea, i due giungono a 7.000 miglia dal traguardo. Il 2 luglio il velivolo si trova all’altezza dell’Isola Howland, nel Pacifico, dove la guardia costiera prova inutilmente a organizzare un atterraggio di emergenza. Le mappe e la strumentazione di bordo non sono sufficienti a evitare la tragedia: l’aeroplano finisce il carburante e precipita.
Le ricerche coinvolgono navi e decine di aerei, ma si rivelano purtroppo infruttuose. Alcune teorie alternative su quanto accaduto vorrebbero Amelia Earhart nei panni di una spia americana, oppure precipitata nell’area di Nikumaroro. Nel 2009 anche il mondo del cinema le ha reso omaggio, con la pellicola “Amelia” diretta dalla regista Mira Nair e interpretata dall’attrice statunitense Hilary Swank nei panni dell’aviatrice.