American Express sembra sempre più intenzionata a puntare sui pagamenti online e mediante dispositivi mobile. Dopo aver annunciato la nascita della piattaforma Serve, per la gestione di transazioni monetarie attraverso conti corrente e carte di credito, debito o ricaricabili, la società di servizi finanziari statunitense comunica oggi che comparirà tra i finanziatori di Payfone.
Con un investimento quantificato in 19 milioni di dollari (dopo una prima tranche da 11 milioni ottenuta dalla società lo scorso agosto), l’intenzione è quella di creare una partnership stabile e redditizia, che faccia uso del sistema di autorizzazione ai pagamenti messo a disposizione da Payfone e della piattaforma Serve, che ad oggi può già contare sul supporto di tutti i punti vendita che accettano carte American Express. Questo permetterà agli utenti di effettuare acquisti sia sul Web che nei negozi tradizionali, versando la somma dovuta tramite il proprio numero telefonico. L’obiettivo dell’alleanza è anche quello di espandere il raggio d’azione di AmEx al di fuori del territorio americano, dove storicamente sono Visa e MasterCard a giocare un ruolo di primaria importanza.
Il sistema impiegato da Payfone è in qualche modo paragonabile a quello per la gestione delle chiamate internazionali, dove due operatori comunicano tra loro al fine di verificare che l’utente disponga del credito necessario per effettuare la telefonata. Inoltre, ogni passaggio di denaro è accoppiato con le informazioni relative a data, orario, posizione geografica e numero telefonico, al fine di prevenire eventuali truffe e garantire la tracciabilità delle operazioni.
Per stessa ammissione di American Express, la mossa anticipa la diffusione su vasta scala dei sistemi di pagamento mediante tecnologia NFC (Near Field Communication), che in futuro permetterà sia il versamento di denaro nei negozi tradizionali che il passaggio di fondi tra due persone semplicemente avvicinando i rispettivi telefoni.