Il team olandese MX3D ha annunciato la realizzazione del primo ponte in acciaio inossidabile al mondo costruito grazie all’impiego di una tecnologia ispirata al funzionamento delle tradizionali stampanti 3D. Sono serviti oltre 4.500 Kg di materiale, quattro robot e più di 1.100 Km di filamenti per creare la struttura in un lasso di tempo pari a circa sei mesi.
Il design, alquanto particolare (ci ha ricordato alcune opere di H. R. Giger), è stato curato dal Joris Laarman Lab. La lunghezza del ponte è pari a 12,5 metri, mentre la larghezza occupa in totale 6,3 metri. MX3D ha fatto ricorso alla stampa in tre dimensioni per creare lo scheletro, mentre le unità robotiche si sono occupate di aggiungere i layer a completamento della struttura e le finiture. Ora ai responsabili del progetto non resta che condurre i test necessari a certificarne la resistenza alle sollecitazioni, prima che il tutto possa essere posato. Le prime prove di carico effettuate facendo transitare in contemporanea una trentina di persone hanno restituito un esito positivo. Queste le parole del team.
È stato un po’ come trovarsi in una storia sci-fi, è qualcosa di diverso da tutto il resto. Solitamente lavoriamo nell’ambito dei cantieri navali, dove tutto è geometricamente perfetto, mentre questo ponte non ha una singola linea retta.
All’iniziativa hanno collaborato Arup per la fase di progettazione ingegneristica, Heijmans fornendo la propria competenza in tema di processo costruttivo e AcelorMittal per la selezione dei materiali. Una volta superato lo scoglio dei test, il ponte sarà posato ad Amsterdam sopra il canale Oudezijds Achterburgwal.
La posa dovrebbe avvenire nel corso del 2019. Nelle intenzioni di MX3D c’è anche quella di dimostrare le potenzialità della tecnologia legata all’impiego della stampa 3D multi-asse che velocizza il processo di posa del materiale e consente di lavorare su strutture complesse o di grandi dimensioni.