Pur adoperando molti avverbi a limitare la portata del proprio giudizio, F-Secure intende sbilanciarsi: anche i Mac sono attaccabili. Il gruppo avrebbe ricevuto un proof-of-concept in grado «in teoria» di installarsi silentemente nel sistema al pari di un comune Adware e tutto ciò senza necessitare di permessi di amministrazione. Il codice, primo del suo genere per il mondo Apple, è stato ribattezzato da F-Secure “iAdware“.
F-Secure spiegava pochi giorni or sono sul proprio blog che con sistemi Windows tale evenienza succede con molta più semplicità («dopo tutto, è un Mac»), ma al tempo stesso traspare una ovvia rassegnazione: ad oggi nel mondo dell’informatica nessuno può garantire la sicurezza totale. Nella stessa direzione va il commento CNet, ove si ricorda come la cosiddetta “Month of the Kernel Bugs” (iniziativa che prevede la pubblicazione di vari codici di exploit per falle rimaste scoperte all’interno dei vari sistemi operativi in adozione) ha visto coinvolto Mac OS X con vulnerabilità (con tanto di proof-of-concept) in grado di sollevare anche qualche seria preoccupazione.
Gli avverbi adoperati da F-Secure stemperano comunque ogni allarmismo e confermano il privilegiato status di sicurezza di cui gode ad oggi l’utenza Mac nonostante il Month of the Kernel Bugs.