«Brightcove Inc., la principale piattaforma di video online, annuncia il supporto di WebM, progetto open media e apertura del codec VP8 annunciati in occasione della conferenza degli sviluppatori Google I/O. Brightcove offrirà WebM e H.264 quali opzioni di codifica standard per video Adobe Flash e HTML5 alla sua base clienti di oltre 1500 media publisher in tutto il mondo. Questa iniziativa ridurrà il costo e la complessità di fornire esperienze di qualità con una gamma sempre più vasta di browser, piattaforme rich media, sistemi operativi e dispositivi mobili».
A distanza di pochi giorni dall’annuncio, insomma, WebM conquista un altro nome influente della rete (dopo che Mozilla e Opera son saliti fin da subito sul carro di Google), un nome che sotto di sé raccoglie una moltitudine di clienti in grado di moltiplicare il numero dei siti su cui il nuovo standard proposto da Google andrà ad influire. Spiega David Mendels, Presidente BrightCove: «L’obiettivo di Brightcove è quello di aiutare i clienti a gestire la complessità legata alla fornitura di video di qualità attraverso browser sul desktop, dispositivi mobili e TV connesse a Internet. Grazie al supporto di standard de facto come Adobe Flash e standard aperti emergenti quali HTML5 e codec come WebM offriamo alle organizzazioni di tutto il mondo una gamma completa di opzioni per gestire in modo flessibile ed efficace il video online».
Rispetto al passato cambia poco, ma c’è un qualcosa in più all’interno dell’offerta Brightcove alla propria clientela: «I clienti Brightcove potranno offrire video in formato H.264 e WebM contemporaneamente per esperienze video Adobe Flash e HTML5, così come ad applicazioni native su dispositivi mobili, tablet e connessi a TV. In futuro, Brightcove genererà automaticamente rendition H.264 e WebM di tutti i contenuti video caricati sul servizio Brightcove, permettendo ai clienti di integrare un unico codice nei loro siti in grado di identificare le capacità del dispositivo o del browser e offrire la miglior qualità con le massime funzionalità. In questo modo, i clienti Brightcove potranno estendere al massimo la presenza dei loro contenuti video su Web browser, dispositivi Apple, TV connesse e altri, senza incorrere nei costi e nella complessità associati alla gestione manuale di formati e registrazioni».
Grandi nomi e grandi numeri, il tutto con il potere di trasformare in breve tempo WebM in uno standard de facto della rete.