Anche Creative starebbe per entrare nel mercato degli eReader. Il progetto sarebbe in fase avanzata ed è stato illustrato alla platea dell’Annual General Meeting del gruppo tenutosi nei giorni scorsi in occasione della presentazione dei dati trimestrali. Il gruppo che ha coltivato il proprio brand attorno al marchio SoundBlaster abbraccia pertanto la “next big thing” del momento ed ambisce a sfidare Kindle. Senza timori reverenziali, peraltro: durante l’evento, Kindle «è solo un altro device elettronico che mostra libri sotto forma testuale». Uno schiaffo, dunque, ad Amazon ed agli annunci relativi alla creazione del cosiddetto «iPod degli eBook».
Creative starebbe coltivando la propria idea in un mercato specifico: Singapore. È qui, infatti, che Creative intende proporre il proprio dispositivo non solo come nuovo concept hardware, ma come vero e proprio hub attorno al quale far gravitare un ecosistema precostituito di contenuti. Il device non è un teorema, ma qualcosa di concreto: il dispositivo sarebbe stato presentato come prodotto finito e funzionante, dunque pronto ad una eventuale entrata solerte sul mercato.
Sebbene un nome ufficiale non sia ancora stato reso noto, Creative ha presentato il prodotto come “Zii Mediabook” basato sull’esperienza Zii Egg. Il “Mediabook”, però, non dovrebbe avere mera ed esclusiva utilità di e-reader. Secondo quanto riportato dal sito epiZENter (community vicina al mondo Creative), infatti, il dispositivo avrebbe funzioni «touchscreen, text-to-speech e slot per SD memory card», oltre alla capacità di connettersi al Web (fruendo di accesso a Twitter, Facebook e tutti gli altri elementi che la Rete è in grado di proporre ad un device pensato per un per ambito mobile).
All’atto della presentazione, inoltre, Creative ha spiegato di essere in trattativa già con 10 content provider internazionali e locali, pensando ad un menu composto da giornali, riviste, materiale educativo e libri di testo di varia natura. Con un nome su tutti: la Singapore Press Holdings (17 giornali e 100 magazine) potrebbe essere tra i primi interlocutori privilegiati. Non solo testo, però: «storie, immagini, video e programmi radio» farebbero parte del carnet di contenuti in discussione.
Così come Amazon con Kindle, anche Creative con il proprio mediabook nutre l’ambizione di fare il grande passo in ambito educational (ove il reader, divenendo uno standard, si tramuterebbe in una gallina dalle uova d’oro). Creative già cova importanti contatti con il Ministero dell’Educazione locale, dunque il fatto che la Media Development Authority abbia nominato Creative come partner privilegiato per i progetti relativi ad un non meglio precisato “FutureBooks” configura un quadro sufficientemente chiaro circa la rete che l’azienda sta intessendo attorno al proprio device.
Nessun dettaglio ulteriore, nessun cenno ufficiale sul sito Creative. Spunta, però, un video girato direttamente dalla platea dell’evento Creative. Con una suggestione ulteriore: e se “Zii Mediabook” fosse basato su Android?