Sono già molte le case automobilistiche di tutto il mondo che stanno sperimentando l’implementazione delle tecnologie Car-2-Car (e Car-2-Infrastructure) sui propri veicoli, in vista di quella che sarà une delle prossime rivoluzioni a interessare il mercato delle quattro ruote. L’obiettivo principale è quello di consentire alle vetture di mettersi in comunicazione tra di loro, scambiando informazioni utili come la presenza di un pericolo sulla carreggiata o il verificarsi di un blocco del traffico. Tra queste c’è anche Honda.
Il gruppo giapponese si sta in particolare focalizzando su un sistema che permetterà alle auto di ricevere dati dalle infrastrutture segnaletiche presenti lungo la strada come i semafori. Per spiegarne il funzionamento è possibile ricorrere ad un esempio: il conducente vedrà comparire all’interno dell’abitacolo un avviso sulla velocità da mantenere per arrivare in prossimità dell’incrocio successivo trovando la luce verde, così da non dover frenare e poi riprendere successivamente la propria marcia. Un concetto che, se applicato su larga scala, ha le potenzialità per ridurre il consumo di carburante e di conseguenza le emissioni inquinanti, rendendo al tempo stesso più fluido lo scorrere dei veicoli.
La prima fase di test sta per prendere il via a Utsunomiya City, una località della prefettura giapponese Tochigi. Inizialmente saranno coinvolti 100 vetture fornite in dotazione ad altrettanti pendolari, che potranno restituire all’automaker feedback realistici e affidabili sull’efficacia e l’utilità della tecnologia. Ovviamente anche la città dovrà essere preparata ad hoc per poter inviare i segnali di cui si parlava poc’anzi e Honda è già al lavoro su cinque delle strade più trafficate. Durante questa fase sperimentale verranno registrati anche alcuni dati delle automobili, per verificare se l’impiego di un sistema simile possa effettivamente portare benefici in termini di autonomia e consumi.