ProPublica è il primo giornale online ad aggiudicarsi l’ambita onoreficenza del Premio Pulitzer. Il premio viene aggiudicato per premiare i migliori prodotti del giornalismo, ma in questo caso il riconoscimento sembra andare ben oltre il semplice accredito assegnato al giornale online: a vincere è il Web, è una nuova formula di giornalismo che assume piena dignità grazie ad un riconoscimento di grande prestigio.
ProPublica ottiene il Pulitzer sotto la categoria “National Reporting”. Formalmente la vittoria è stata assegnata «per un esempio di reporting sugli affari nazionali, usando ogni strumento giornalistico possibile inclusi il reportage, i video, i database, elementi multimediali o presentazioni interattive o ogni combinazione di questi formati, su stampa o online o entrambi». Ritirano il premio Jesse Eisinger e Jake Bernstein, autori del report sugli affari di Wall Street che avrebbero contribuito alle odierne difficoltà economiche in cui versano gli Stati Uniti (la cui crisi sarebbe iniziata proprio dalla scintilla avvenuta negli ambienti finanziari di New York).
La vittoria di ProPublica avviene ai datti di Bloomberg News e del Wall Street Journal, entrambi in nomination. Con questo premio la differenza tra cartaceo e digitale cade definitivamente: quel che conta è il contenuto, l’indagine, la capacità di esplorare un tema e di metterne in risalto le caratteristiche. Se poi il testo è sfogliabile o cliccabile, non è questo ciò che andrà a sminuirne il valore. Anzi.