James Joyce è stato sicuramente un autore visionario per i propri tempi, tanto da superare spesso le convenzioni e la morale comune della società in cui viveva. Ma che fosse addirittura più all’avanguardia di Steve Jobs non sembrava possibile. L’opera a fumetti dell’Ulisse, il capolavoro dello scrittore, è stata censurata da App Store. Motivazione? Una vignetta dove si nota il seno in vista di una donna.
Il progetto si chiama “Ulysses Seen“, è stato realizzato dall’illustratore Robert Berry, e si propone di rendere l’opera di Joyce alla portata di tutti, attraverso un linguaggio universale quale quello del fumetto. La trasposizione in disegno, tuttavia, non può prescindere dalla narrazione originale e, per questo motivo, vi possono essere temi considerati osceni dal ben poco tollerante staff di App Store.
In un primo momento, infatti, la vignetta incriminata è stata rimossa. Ma non è tutto: l’autore ha proposto di pixellare i seni della protagonista o, in alternativa, di ricoprire le vergogne con una grande foglia. Non c’è stato però nulla da fare, perché Cupertino ha richiesto, senza possibilità di appello, un primo piano sul volto della giovane.
La pressione dei media, tuttavia, per una volta ha avuto la meglio sul dittatoriale processo di approvazione di App Store. Apple, infatti, ha subito un attacco mediatico non solo per la vicenda di Joyce, ma anche per aver rigettato un bacio omosessuale nella trasposizione a fumetti de “L’importanza di chiamarsi Ernesto” di Oscar Wilde. A seguito del polverone sollevato, Cupertino ha deciso di cambiare idea sull’approvazione dei due contenuti, scusandosi pubblicamente per l’accaduto:
Abbiamo fatto un errore. Quando le modifiche di “Ulysses Seen” e dell’adattamento grafico del romanzo “L’importanza di chiamarsi Ernesto” sono stati portati alla nostra attenzione, abbiamo deciso di offrire agli sviluppatori la possibilità di uplodare i loro disegni originali e aggiornare le loro app.