Anche LinkedIn apre le proprie API. È questo un passaggio fondamentale, poiché implica una moltiplicazione delle opportunità trasformando il social network in una piattaforma: così facendo si crea valore per gli utenti, per il network e per la rete delle relazioni createsi negli anni attorno alla particolare natura del progetto.
«LinkedIn ha annunciato oggi che gli sviluppatori di tutto il mondo avranno accesso diretto – a partire da subito – al suo ricco set di API (Application Programming Interface), ovvero alle interfacce di programmazione delle sue applicazioni, avendo cosi accesso alle procedure che consentiranno loro di sviluppare di volta in volta set di strumenti specifici per le loro esigenze. L’annuncio fa seguito ad una serie di applicazioni di successo sviluppate tra gli altri da Microsoft, IBM e Rim, e fornisce agli sviluppatori la possibilità di creare nuove applicazioni basate sui dati relativi ad ogni identità professionale, alle sue connections e alle attività dei 52 milioni di utenti di LinkedIn a livello mondiale – di cui più di 800.000 in Italia».
Tre i passi per accedere allo sviluppo di applicazioni per LinkedIn:
- Registrare una API Key
- Consultare la documentazione
- Interagire con la LinkedIn Developer Network community
«L’apertura delle API di LinkedIn a sviluppatori terzi permetterà ad un’enorme community di creare innovazioni potenzialmente illimitate sulla piattaforma, aiutando milioni di professionisti e uomini d’affari in tutto il mondo ad aumentare la loro produttività ed il loro successo». Secondo quanto annunciato sul blog del gruppo, un primo gruppo di sviluppatori sarebbe già pronto ad aprire le proprie produzioni al social network, aprendo così all’interessante ambito dei contatti professionali e cercando in questo una nuova realtà “sociale” (sinonimo ad oggi, soprattutto, di svago e tempo libero).
La nuova interfaccia grafica a inizio Novembre, l’apertura ora: per oltre 50 milioni di iscritti le novità sono molte ed il tentativo è quello di rendere più vivace una community che fino ad oggi ha fatto di LinkedIn soprattutto una occasione di contatto al netto di una scarsa frequentazione. Alta utilità e poca pratica: le API avranno il compito di generare valore per le pagine in sé, incoraggiando l’utenza ad un maggior numero di visite alla scoperta delle opportunità derivanti.